L’intervento a gamba tesa della figura istituzionale elettiva cittadina nel conflitto israelo/palestinese, scavalcando le posizioni nazionali e internazionali, non solo ha preoccupantemente inserito la nostra città in un conflitto che ha aspetti e dettagli che vanno affrontati nelle sedi preposte, ma ha dimostrato, ancora una volta, che siamo nelle mani della faciloneria ideologica stile hippies anni ’70.

Ci ritroviamo costantemente a dover affrontare non solo i soliti e ancestrali problemi che strozzano la nostra città, ma a dovercene caricare di ulteriori, in misura abbondantemente oltre il raggio risolutivo di un’amministrazione cittadina.

Gli slanci in avanti su questi ideologismi, servono a celare i fallimenti finora raccolti? Li sta usando come armi di distrazione di cittadinanza? Ci ritroviamo trascinati in una disputa internazionale, dalla imprevedibili conseguenze turistico/economiche, proprio nel periodo in cui dovremmo sfruttare lo slancio del PNRR nazionale post pandemia. 

Il sindaco Rossi non deve usare la sua carica istituzionale per fare battaglie personali. I  cittadini di Brindisi non devono essere coinvolti in frustrazioni e personalismi che nulla hanno a che vedere con la politica cittadina.

Ancora una volta le conseguenze rovinose di questo slancio sinistra-arcobaleno di Rossi, rischiano di far ritrovare questa città ai margini della nazione, rischiando di far perdere un’immagine (e una storia) che la nostra città si sta faticosamente guadagnando (recuperando).

Alla luce di quanto sopra chiediamo le dimissioni del Sindaco Rossi, che ha preso posizioni in nome della città che in questa occasione non rappresenta e che è contraria a questi slanci ideologici e personali

 

Riva Destra (comunità militante)

Coordinamento provinciale