PCI Brindisi:LA DIFFICOLTÀ NEL TROVARE SCHIAVI.
Dall’anno scorso cominciavano ad apparire su giornali e siti di informazione i moniti degli imprenditori a lavoratori e disoccupati “dopo tutto ciò (pandemia) non vi sognate di venire a chiedere quante ore si lavora, quando è il giorno libero e quanto vi paghiamo”.
Arrivati a maggio ed ora a giugno sono una moltitudine i vergognosi articoli dove si parla di padroni che, a loro dire, non riuscirebbero a trovare personale.
Eppure le riforme per la liberalizzazione del mercato e la precarizzazione del lavoro hanno prodotto tanti strumenti per trovare manodopera a basso costo e per dare flessibilità alle aziende, il potere di disporre delle vite dei lavoratori come meglio credono con pochissimi, se alcuni, doveri nei loro confronti. Vi sono incentivi per assumere i giovani, stage formativi usati come escamotage per pagare di meno i lavoratori, abusati anche per le più semplici delle mansioni.
Non è mai abbastanza, non si troverebbe il personale, dicono questi signori e si da la colpa alla “svogliatezza” ed al RDC. Sia chiaro, il RDC è un mezzo che abbiamo sempre criticato poiché non è una soluzione, ma bisogna farsi delle domande:
è così impensabile che una persona scelga il RDC invece che farsi sfruttare per un salario bassissimo, per orari impensabili, senza alcuna prospettiva di miglioramento o almeno di continuazione del rapporto lavorativo, tutto per arricchire qualcun altro?
In questa società importano solo i piani ed i sogni di una classe sociale, quella padronale. Un lavoratore/aspirante lavoratore non può nemmeno chiedere quanto sarà pagato, quando sarà il giorno libero, per potersi pianificare un minimo la vita.
È chiaro che in questo sistema la classe lavoratrice viene vista unicamente come mezzo per creare la ricchezza padronale.
Visto che i lavoratori sono la maggioranza e producono tutti i beni ed i servizi, chiediamo:
è proprio necessaria la sopravvivenza dell’imprenditoria e del capitalismo?
È normale tenere in vita forzatamente un sistema individualista in continua crisi che per sopravvivere deve sfruttare sempre più?
Noi diciamo che i lavoratori senza i padroni possono costruire un futuro migliore, degli esempi la storia ce li ha già dati, l’Unione Sovietica con un sistema collettivista era tra le due prime potenze mondiali.