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BRINDISI.La provincia inaugura il nuovo cavalcaferrovia di Pozzo Faceto, nel territorio di Fasano

Il presidente della Provincia, Riccardo Rossi, il vicepresidente Giuseppe Pace, il consigliere regionale Fabiano Amati, il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria, il consigliere provinciale delegato alla viabilità, Tommaso Carone, giovedì 24 giugno, alle ore 11.00, saranno presenti per l’inaugurazione del nuovo cavalcaferrovia, nel territorio di Fasano, lungo la strada provinciale che collega la S.S.379 con la località di Pozzo Faceto, in territorio di Fasano, in sostituzione del passaggio a livello ferroviario, murato da tempo, al di sotto del quale fu creato un sottopassaggio, nei pressi della stazione di Cisternino.

Si tratta di un’opera pubblica di fondamentale importanza per la circolazione veicolare e la sicurezza stradale, realizzata dalla ditta Gecos Costruzioni di Andria, e per la quale l’ente Provincia ha investito circa 4 milioni di Euro, e che ha vissuto nel corso dell’ultimo decennio alterne vicende, di carattere tecnico, burocratico e amministrativo, che ne hanno rallentato l’avanzamento dei lavori. Da circa due anni c’è stato un forte impulso per la definizione e ultimazione delle opere restanti, come la realizzazione della viabilità, le rifiniture, il posizionamento di asfalto, guard-rail, la sistemazione delle strade, con il rispetto di tutte le norme di sicurezza nel collegamento di Pozzo Faceto con la S.S.379. In sostanza, é un’arteria particolarmente significativa per tutto il territorio provinciale, in particolare per la zona di Fasano. 

“Con la conclusione dei lavori e la consegna di questa importante opera – ha dichiarato il vicepresidente della Provincia, dott. Giuseppe Pace – poniamo la parola fine ad un percorso lungo e difficile, nel corso del quale si è anche registrato un grave incidente ferroviario, che è costato la vita all’eroico macchinista Giuseppe Campanella, alla cui memoria va il nostro omaggio. Samo consapevoli dei tanti malumori dell’opinione pubblica che il ritardo ha procurato e per dovere istituzionale sentiamo di formulare le nostre scuse. Ed è proprio in nome della responsabilità istituzionale, che abbiamo sempre voluto onorare, abbiamo affrontato, senza lasciarci sopraffare, una serie di situazioni avverse caratterizzate da controversie legali, alterne vicende, di carattere tecnico, burocratico, finanziario e amministrativo, che ne hanno rallentato l’avanzamento dei lavori. Oggi siamo lieti di consegnare quest’opera, insieme alle altre autorità civili, militari e religiose, non senza ringraziare quanti, a diversi livelli, si sono veramente adoperati per raggiungere questo obiettivo. La presenza delle altre autorità, per noi, non riveste solo un ruolo formale. ma vuole rappresentare la disponibilità piena e costante collaborazione, oggi più che mai fondamentale per evitare gli errori del passato e per costruire su basi solide i presupposti per la necessaria ripresa”.

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