Nella giornata di ieri, 17 giugno 2021, si è tenuta l’assemblea ordinaria della Santa Teresa S.p.a., nell’ambito della quale, il socio unico Provincia di Brindisi rappresentato dal Presidente, Ing. Riccardo Rossi, ha approvato il bilancio relativo all’esercizio 2020, chiuso con un emblematico, seppur contenuto nella misura, risultato positivo.

Il Presidente ha espresso viva soddisfazione per l’importante risultato conseguito, che segna una significativa tappa nel difficoltoso percorso che ha portato al recupero della Società, che al momento conta 96 dipendenti. Ha ringraziato l’amministratore unico e la struttura tecnica della società e della Provincia per il costante e sinergico lavoro condotto in questi anni, nonché il collegio sindacale e il revisore unico per la loro continua attività di vigilanza, ma soprattutto i consiglieri provinciali di maggioranza che hanno, con il loro indirizzo politico e le scelte operate in consiglio provinciale, permesso il risanamento e rilancio della società attraverso l’approvazione del piano industriale. 

Prima della formale espressione del voto da parte del socio, l’amministratore unico della Società, Dott. Giuseppe Marchionna, ha sintetizzato i tratti salienti che hanno caratterizzato la dinamica gestionale della Società nel corso del 2020. In particolare, l’amministratore ha evidenziato come, nonostante le notevoli avversità caratterizzanti il contesto economico generale indotte dalla pandemia da covid-19, la Società sia riuscita a ribaltare la dinamica registratasi nel biennio precedente, chiudendo l’esercizio con risultato positivo. 

Il Dott. Marchionna ha illustrato come il conseguimento di un tale obiettivo rappresenti la risultante di due linee di intervento tenacemente perseguite nel corso della gestione. Da un lato, l’aumento della produttività, realizzato attraverso la concertazione sindacale e l’attivazione di meccanismi incentivanti decisamente orientati al perseguimento degli obiettivi produttivi, ha permesso, a consuntivo, il conseguimento di un volume di fatturato significativamente più elevato rispetto a quello del precedente esercizio. Nello specifico, l’entità dei ricavi delle vendite e delle prestazioni passa dai 2,2 mln di euro del 2019 ai 2,9 mln di euro del 2020. 

Il secondo ambito di intervento ha riguardato una significativa contrazione dei costi, e, in particolare, di quelli correlati al personale, la cui entità è stata ricondotta ad una dimensione più coerente con i requisiti di sostenibilità dettati dall’entità delle effettive risorse disponibili. Nello specifico, la riduzione della spesa del personale vale, nel 2020, poco più di 750 mila euro, con una contrazione rispetto all’esercizio precedente pari a circa il 25%. Il perseguimento di questo risultato, non ha prodotto, quantomeno nel corso dell’esercizio in esame, ripercussioni negative sotto il profilo occupazionale, grazie alla contestuale attivazione di misure di sostegno economico in favore dei lavoratori considerati in esubero (FIS), in parte agevolate da tutte le misure messe in campo dal Governo al fine di contrastare gli effetti indotti dal perdurare dell’emergenza sanitaria sull’assetto dell’economia nazionale. L’amministratore, ha chiuso il proprio intervento evidenziando la necessità di intensificare le attività di interlocuzione con gli altri livelli istituzionali proprio al fine di individuare concrete possibilità di riallocazione dei lavoratori attualmente considerati in esubero, scongiurando, per tale via, le pesanti ripercussioni sociali derivanti da una pur, allo stato, necessaria politica di contrazione degli oneri derivanti dall’impiego del personale.