Conoscere le azioni intraprese dalla Regione Puglia per ricevere lo stanziamento previsto dal Decreto Sostegni per il  comparto del wedding, matrimoni e eventi privati, il cui riparto sarà stabilito sulla base proposta dalle Regioni.

È quanto chiede la consigliera del M5S Antonella Laricchia all’assessore allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci. Nell’interrogazione si chiede di sapere anche come siano state individuate le categorie cui è riservato il Fondo, ovvero quelle particolarmente colpite dalla pandemia, e i criteri per la ripartizione dello stesso, vista l’imminente scadenza dei 30 giorni indicati dal Decreto.

L’Art. 26, comma 1, “Decreto Sostegni” ha previsto l’istituzione per l’anno 2021, nello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, di un fondo di 200 milioni di euro da ripartire tra Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano e destinato alle categorie economiche particolarmente colpite dall’emergenza da Covid-19,  incluse le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati. Il riparto del fondo fra le regioni e le Province Autonome è effettuato sulla base proposta delle Regioni in sede di auto-coordinamento, con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri su proposta del Ministero dell’Economia e delle Finanze, d’intesa con la conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano, da adottare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Legge di conversione del Decreto Sostegni. 

“La pandemia e il conseguente lockdown – dichiara Laricchia – hanno colpito fortemente la nostra economia interessando tutti i settori tra i quali anche il comparto degli eventi privati e delle cerimonie che coinvolge, non solo il commercio e la manifattura di abiti da sposa e da cerimonia, ma anche decine di lavoratori che operano come acconciatori, truccatori, fotografi, planner, ristoratori, fiorai, oltre all’artigianato tipico per la creazione di bomboniere. Allo stesso modo sono interessati i gestori e lavoratori impiegati nelle strutture ricettive e analoghe location penalizzate da un minor afflusso anche di carattere turistico. Tra le varie difficoltà che il settore del wedding ha dovuto affrontare, c’è anche quella di non essere riconoscibile in un unico codice ATECO.  Proprio per avere un solo interlocutore formale di cui portare la voce ai tavoli romani dove si discute del riparto dei 200 milioni di euro del Decreto Sostegni, ho presentato una mozione con cui si impegna la Regione a promuovere l’istituzione del distretto del wedding, in modo da riunire gli 82 codici ATECO del comparto, approvata lo scorso 23 marzo.  Da allora è iniziato il percorso delle imprese interessate alla creazione del Distretto, che sto seguendo da vicino, così come mi sto impegnando per un incontro con gli uffici regionali per quello che riguarda gli aspetti più burocratici.  Non possiamo rischiare che la Puglia non colga appieno la possibilità offerta dal Decreto Sostegni, per questo voglio conoscere quali siano le azioni intraprese per ricevere lo stanziamento e quale sia la cifra prevista per la Puglia”.