Torna il teatro nell’arena di TorreGuaceto Sabato 3 luglio – ore 20.30 “Gulliver e di altri viaggi” di Maurizio Ciccolella
Liberamente ispirato al romanzo di Jonathan Swift “Gulliver’s Travel” del 1726, lo spettacolo prende in prestito dal capolavoro dello scrittore inglese alcuni personaggi e il tema del viaggio. Sì perché il moderno Gulliver, che spera in una vita migliore di quella che è abituato a masticare.
E così Gulliver conosce i Lillipuziani, una comunità del futuro che vive su un’isola utopica, qui la fame, il lavoro salariato e le malattie sono state spazzate via dalla tecnologia, ma presto scopre che il prezzo di quel progresso è pagato dai Blefuschiani, il popolo sottomesso che abita in una discarica oltre i confini del regno. Gulliver prova ad aiutare i Blefuschiani, e lo fa tentando di convincere il loro leader, un tossicomane che di nome fa Blefuscu, a combattere per la libertà e a impegnarsi per costruire un’isola migliore e degna di quegli uomini. Purtroppo, però, presto è costretto a confrontarsi con la triste realtà che gli oppressi, per pigrizia, preferiscono rimanere delle vittime piuttosto che autodeterminarsi. Gulliver abbandona Blefuscu nella sua rinuncia e, dopo giorni di navigazione, naufraga su un’isola di giganti contadini che lo impiegano come fenomeno da baraccone in un mercato quasi fiabesco. Tra i giganti Gulliver assapora la consolazione dell’allegra vita contadina fatta di danze, cibo e affetto sincero, ma non gli basta: non è di pane che ha fame. Si rimette in viaggio con risolutezza, scegliendo, pur di scappare, di mettere in pericolo la vita di uno scienziato rivoluzionario e folle in esilio politico su quell’isola.
Gulliver vola aggrappato a un palloncino per giorni prima di schiantarsi sull’ultima isola di questo viaggio negli inferi dell’umanità, una sorta di Paradiso dove incontra un personaggio che gli farà credere di aver trovato il “mondo dei suoi sogni”, così come in effetti sarà, tuttavia sarà costretto a lasciare anche questo mondo per l’unico luogo possibile: casa sua.
“Attraverso il percorso interiore di uomo in viaggio per mondi dispotici, lo spettacolo racconta i rapporti di forza della società contemporanea, le sue contraddizioni, il suo nichilismo con uno sguardo cinico, disincantato e ironico. La struttura classica e il linguaggio popolare dell’opera, la rendono fruibile a un pubblico eterogeneo per genere ed età”, spiega Ciccolella.
La produzione di “Gulliver E di altri viaggi” con Maurizio Ciccolella e Marco Prete è cofinanziata dal “Programma Straordinario 2020 In Materia di Cultura e Spettacolo” Azione 3 della Regione Puglia ed ha vinto l’avviso “Custodiamo la Cultura in Puglia” emanato dal Teatro Pubblico Pugliese – Fondo Speciale per la Cultura e Patrimonio Culturale L.R. 40 art. 15 comma 3 – Investiamo nel vostro futuro. Inoltre è in partenariato con Arteven, il circuito teatrale regionale del Veneto, CSS Teatro Stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia, l’Associazione Panart (Grecia), Gal Terra dei Messapi.
LA COMPAGNIA
La compagnia Mòtumus realizza produzioni teatrali dal 2002, occupandosi anche di formazione per attori attraverso la Scuola d’arte drammatica della Puglia Talìa. Fondata da attori pugliesi e diretta da Maurizio Ciccolella, diplomato presso la Scuola di recitazione del Piccolo Teatro di Milano, ha realizzato spettacoli di vario genere, distribuiti su tutto il territorio nazionale con esperienze anche all’estero. Oltre venti spettacoli prodotti, di cui uno affidato alla regia di Alessandro Piva, dal titolo “L’attesa”. La compagnia ha inoltre collaborato con Mariano Dammacco e Stefano Benni. L’ultima produzione, “Le isole sataniche”, è stata realizzata con il sostegno del Mibact e Siae. La compagnia ha inoltre gestito diversi progetti culturali, tra cui una residenza teatrale internazionale co-diretta da Chris Torch; ha diretto la programmazione del Teatro Eden in Brindisi e due stagioni di eventi, rispettivamente un’estate e un natale, per il Comune di Brindisi. Tra le nuove attività in cantiere la compagnia sta lavorando alla produzione di un film, grazie alla vincita di un bando nazionale per l’audiovisivo.