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TARANTO.EX ILVA, D’AMATO (GREENS): CINGOLANI ACCETTI LA BOCCIATURA UE, NON CERCHI SCAPPATOIE PER L’IDROGENO A PARTIRE DA GAS

“Sembra che il ministero della Transizione abbia qualche problema con le cifre, tanto più dopo la bocciatura dei piani sull’ex Ilva e sull’idrogeno, contenuti nel Pnrr, da parte della Commissione europea, così come avevamo sollecitato noi del gruppo europeo dei Greens/EFA in una lettera dettagliata inviata a Bruxelles.

In una nota ufficiale, il ministero dice che la Commissione avrebbe chiesto di ‘assicurare un livello minimo di idrogeno green (fissato al 10%) nell’alimentazione di alcuni progetti che, per le grandi quantità necessarie, prevedevano un blending’. Non so da dove abbia preso questa percentuale. Ma nell’annesso al Pnrr italiano, quando si parla di sviluppare l’idrogeno nei settori hard-to-abate, come lo sono le acciaierie, si dice chiaramente che ‘il gas naturale non riceverà alcun finanziamento nell’ambito di questo progetto’, e che ‘almeno 400 000 000 EUR devono essere destinati a sostenere sviluppi industriali che consentano di sostituire il 90% dell’uso di metano e combustibili fossili in un processo industriale con idrogeno elettrolitico prodotto a partire da fonti di energia rinnovabile’. Tradotto, non ci sono scappatoie per chi volesse usare i fondi del Recovery plan per finanziare l’idrogeno a partire dal gas, tanto più nell’ambito del piano sull’ex Ilva, così come goffamente scritto dal governo italiano nella prima versione del Pnrr. Il ministro Cingolani, nella nota, smentisce che la Commissione abbia bocciato tale proposta: per lui si è trattato di ‘una semplice interlocuzione’ con l’esecutivo Ue al termine della quale il testo è stato cambiato. Forse Cingolani non lo sa ancora, ma dalle parti di Bruxelles questa si chiama bocciatura”. Lo dice l’eurodeputata del gruppo dei Greens/EFA al Parlamento europeo, Rosa D’Amato.

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