BRINDISI.Campagna vaccinale anti Covid, il report sulle dosi somministrate al 15 luglio 2021
Secondo l’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 15 luglio 2021 sono state somministrate 404.317 dosi di vaccino, di cui 243.125 prime dosi e 161.192 seconde dosi; mediamente, sono state somministrate 2.042 dosi per giornata di vaccinazione.
Il 67,8% (165.076) delle prime dosi è rappresentato da Pfizer, il 18,3% (44.377) da AstraZeneca, il 9,6% (23.254) da Moderna e il 4,3% (10.418) da Janssen (Johnson&Johnson). Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 39,4% a persone al di sotto dei 60 anni; il 32% agli anziani, il 16,6% ai soggetti fragili; il 5,5% al personale sanitario; il 3,6% al personale scolastico; l’1,4% alle forze dell’ordine; l’1,5% ad altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle seconde dosi: per il 37,8% agli anziani; per il 27,7% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 19,2% ai soggetti fragili; per il 7,8% al personale sanitario; per il 4,8% al personale scolastico; per l’1,8% alle forze dell’ordine; per lo 0,9% alle altre categorie.
Fino al 15 luglio i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 231.428 e di questi 154.362 con la seconda dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 65,8% e al 43,9%. La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 91,4% e all’86,7% per il ciclo completo.
Sono 65.928 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale, di cui 15.018 (22,8%) in ambito domiciliare. Il 18,5% (12.187) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 26,4% (17.414) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 27,6% (18.201) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 27,5% (18.126) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente (47.037; 71,4%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (13.086; 19,9%), dai caregiver (1.233; 1,9%) e da altre categorie (4.572; 6,8%).