Il Consigliere Cavalera è un pò confuso o non ha ben compreso la portata della faccenda.

Qui se c’è qualcuno che subisce ingerenze ed è pronto a sacrificare i sacrosanti diritti all’autodeterminazione di una città per soddisfare interessi privati, è proprio (con pochi altri) il suo partito ed il suo parlamentare.

È evidente che la pioggia di critiche dalla città che ha travolto Cavalera, ed anche altri compagni di fuga dal consiglio dello scorso 26 luglio, lo sta costringendo alla disperata ricerca delle giustificazioni più fantasiose e ai tentativi goffi di mistificare la realtà dei fatti.

I cittadini invece hanno capito benissimo e sanno anche chi è davvero eterodiretto e chi invece difende il futuro della città: dinnanzi alle sacrosante ragioni del Sindaco e della nostra amministrazione per evitare il sacrificio di una ampia porzione  determinate per lo sviluppo del nostro porto, Cavalera e soci hanno scelto la via pavida del silenzio, spostando le attenzioni dal merito della questione alle miserie della politica.

Lo dica con chiarezza Cavalera alla città quali sono i suoi convincimenti sull’impianto Edison. È d’accordo sulla localizzazione individuata? Ha il coraggio di ammettere dinnanzi alla città, agli operatori portuali, ai lavoratori del porto che la più importante ed infrastrutturata banchina  può essere regalata ad Edison soffocando ogni altro traffico presente e futuro? 

Chissà se mai Cavalera e tutti i suoi colleghi di opposizione in questi giorni prodighi di comunicati, risponderà mai a queste domande.

Brindisi Bene Comune