Salvaguardare, rigenerare e valorizzare il Canale Reale. Sono questi i tre obiettivi principali contenuti nel Contratto di Fiume firmato nei giorni scorsi dal Sindaco Antonello Denuzzo.
“Il Contratto di Fiume – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – è una opportunità per tutto il territorio. Insieme alle comunità bagnate dal corso d’acqua, associazioni, enti pubblici e privati, abbiamo intrapreso, con il coordinamento della Regione Puglia, un percorso comune per ripensare il Canale Reale anche come attrattore turistico nel rispetto dell’ambiente rurale circostante.”
Il documento sottoscritto è il primo contratto di Fiume del Sud Italia ed è frutto di un lungo lavoro preparatorio avviato nel 2019 che ha coinvolto attivamente circa 30 soggetti tra istituzioni, Enti, università e associazioni.
“È importante – prosegue il Sindaco – proseguire sulla strada della condivisione tra Enti che ci consente di affrontare con maggiore efficacia le sfide economiche, sociali e ambientali che necessitano di risposte non più rinviabili. È un cammino che abbiamo già intrapreso con il turismo, stipulando accordi intercomunali per il turismo lento e religioso. Si tratta di superare la logica dei piccoli isolamenti narcisistici per entrare in un’ottica di sistema. È una prova di maturità per la politica e per le nostre comunità.”
Il Contratto di Fiume disciplinerà interventi per la messa in sicurezza idraulica, la salvaguardia della quantità e qualità delle acque e dell’ecosistema fluviale, la valorizzazione del mondo rurale collegato, la rigenerazione del patrimonio naturalistico e culturale e della sua fruizione.
Le aree rurali, secondo quanto previsto dal Contratto, si trasformeranno in parchi agricoli rinaturalizzati e sostenibili, il Reale stesso diventerà una vera infrastruttura verde offrendo agli utenti non solo natura, ma anche possibilità di svago collegando tra loro i percorsi culturali dei comuni che attraversa.
“Il Contratto – conclude il Sindaco Antonello Denuzzo – rimarca la centralità dell’infrastruttura verde, come elemento di connessione tra ambiente, ruralità e cultura. Si tratta di una intuizione già presente nel nostro Piano Urbanistico Generale e che consentirà una più efficace realizzazione della progettualità. In concreto potremo avviare nel breve periodo una bonifica del percorso del fiume che, in alcuni tratti, è un ricettacolo di rifiuti. Ripartire vuol dire anche questo, ridare valore a ciò che possediamo, invertendo la tendenza al degrado che è tutt’altro che inarrestabile.”