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Idea per Brindisi:”La sanità Brindisina allo sfascio, ognuno si assumi le proprie responsabilità”

In politica, come nella vita, bisogna assumersi le proprie responsabilità.

Quello che è accaduto al  Pronto Soccorso di Brindisi nei confronti di un anziano, padre di un nostro Dirigente, dimostra di  come lo fascio nella sanità ed i suoi disservizi, la pessima organizzazione, lo scarso livello di qualità  offerto ai cittadini, sono responsabilità in capo al Centro Sinistra di Niki Vendola prima ed al Partito  Democratico di Michele EMILIANO dopo. 

Negli ultimi 15 anni tutte le nomine apicali nell’ASL, negli ospedali e nei distretti, sono state  appannaggio del Centro Sinistra e del Pd, quindi non solo mancanza di atti di indirizzo, ma anche  negligenze gestionali, fatte le debite eccezioni. 

La Sanità insieme alla sicurezza sono il termometro di una società, in Puglia i pugliesi sono  considerati italiani di serie c. 

I brindisini italiani di terza categoria. Poche eccellenze, affidate alla buona volontà di medici, primari  e personale professionalizzato, ogni giorno in lotta con la gestione ordinaria di problematiche che  risentono di una mancanza di strategia globale di gestione. 

I Pronto soccorsi che esplodono, con situazioni da Terzo Mondo, spesso retti da medici ed infermieri  sotto organico con turni di lavoro massacranti che incidono indubbiamente sulla qualità dei servizi  offerti. 

Posti letto sovraffollanti con i cittadini che girano la Puglia per trovare la disponibilità di una  sistemazione, spesso in situazioni di emergenza e gravi, insomma una tragedia nella tragedia. 

Liste di attesa per visite specialistiche, fatte le debite eccezioni, lunghissime. Esami particolari con ritardi di mesi, spesso necessari per la sopravvivenza. 

In questo quadro da Terzo Mondo, tutto è sacrificato sull’altare dei costi e dei ricavi, come se la vita  delle persone ha un prezzo. Il rispetto dei range imposti dal governo centrale bisogna governarli, non  bisogna applicare la mannaia dei tagli su tutto, ma bisogna applicare una razionalizzazione che ad  oggi non esiste. 

La svolta di statalizzare, uso un termine improprio, alcuni servizi prima espletati dalle Aziende private  e quindi inseriti nella logica del libero mercato con chiari risparmi economici e qualità dei servizi 

migliori, ha portato ad un appesantimento delle dinamiche di bilancio annuali, creando nicchie di  clientelismo e veri e propri carrozzoni politici – gestionali, a scapito di servizi da offrire ai cittadini. 

I Brindisini ed i Pugliesi meritano rispetto, pagano le tasse per avere anche un ritorno nei servizi, non  possono continuare ad emigrare per problemi di salute, non possono sentirsi insicuri in un ospedale  dove si recano perché hanno bisogno di cure, non possono morire perché un esame ha liste di attesa  annuali, ma soprattutto non può morire chi non ha i soldi per andare in altre Regioni. 

Invito chi ha responsabilità di governo, PD e Centro Sinistra, a monitorare e verificare quanto sono  aumentate le denunce e le chiamate in giudizio fatte dai cittadini nei confronti di Ospedali, Asl, medici e sanità in generale, esse sono il sintomo di una malattia grave che attraversa la vita della Puglia, dei  pugliesi e dei brindisini  

Bisogna correre ai ripari, ridisegnare un nuovo modello di sanità che metta il cittadino al centro di  ogni strategia, bisogna pensare che la salute non è un mero conto economico, ma è la fotografia di  una società evoluta o involuta rispetto alle scelte che si effettuano. 

Ma soprattutto smettetela di raccontare bugie e di trovare capri espiatori, assumetevi la responsabilità  di un fallimento e siate consequenziali. Ringraziamo tutti i medici ed infermieri che con spirito di  sacrificio aiutano nel limite delle loro possibilità chi ha bisogno, spesso da soli ed assumendosi  responsabilità che dovrebbero essere a capo di chi dirige.  

A chi dirige diciamo che invece di revocare lettere ed atti di indirizzo giusti e basati sulla meritocrazia, sul curriculum e sull’anzianità di servizio, senza ragione vera, ma solo probabilmente per agevolare  qualcuno raccomandato o amico degli amici, il riferimento è al posto di Direttore di U.O.C. che dovrà gestire i Sert della Provincia di Brindisi, farebbe bene a dare meno scuse di circostanza e ad essere  più’ operativo.  

Noi dichiariamo fin da ora che interesseremo la Procura della Repubblica per fare chiarezza su una  nomina che ha uno sgradevole puzzo di inciucio di basso livello. 

Invitiamo inoltre il Sindaco di Brindisi a convocare immediatamente, in qualità di massima Autorità  Sanitaria locale. il Direttore Generale della ASL BR, ed informi l’Assessore regionale alla Sanità ed  il Presidente della Regione Michele Emiliano, lo faccia a difesa della nostra e sua città al di là delle  posizioni politiche. 

 

La segreteria Provinciale e Cittadina di Idea per Brindisi

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