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CARCERE DI BRINDISI: DOPO L’ENNESIMA AGGRESSIONE SCATTA LA RABBIA DEI POLIZIOTTI…… NIENTE PARLAMENTARI A FERRAGOSTO

Monta la rabbia dei poliziotti penitenziari in servizio presso il carcere di Brindisi e della regione Puglia, a seguito dell’ennesima aggressione ad un ispettore avvenuto sabato scorso 7 agosto.

Ormai non è più possibile lavorare in queste condizioni con i detenuti con la licenza di uccidere che si possono permettere di tutto e di più senza la possibilità di poter intervenire,  poichè  come avvoltoi i garanti dei detenuti,  le pseudo associazioni, i radical chic, minacciano  denunce  di poliziotti   alla magistratura, anche per un minimo graffio.

E’ bene che si sappia che  nella regione  Puglia si contano decine di eventi critici al giorno(aggressioni tra detenuti, autolesionismo, aggressioni verbali a poliziotti ecc.ecc.) e purtroppo  siamo arrivati alla media di un aggressione al giorno  da parte dei detenuti ai poliziotti che in alcuni casi vengono inviati presso i pronto soccorso degli ospedali, o medicati in carcere.

Perché i garanti dei detenuti oltrechè  fare da cassa di risonanza per  le tante  frottole raccontate dai detenuti, non denunciano questa situazione di violenza che ormai dilaga nelle carceri pugliesi e nazionali?

E perché i detenuti invece di denunciare “presunte” vessazioni si rivolgono ai garanti,  e non ai veri custodi della legalità in carcere che sono i magistrati di sorveglianza?

Perché un lavoratore penitenziario pagato a non più di 1500 euro al mese, deve uscire di casa senza sapere che fine potrà fare a causa della violenza dei detenuti che ormai grazie anche alla delegittimazione in atto della polizia penitenziaria  per i fatti di Santa Maria capua vetere, pensano di essere diventati i padroni della carceri violando impunemente leggi e regolamenti?

Che colpa aveva l’Ispettore di Brindisi  colpito vigliaccamente  mentre faceva il proprio dovere,  con calci e pugni e con  un oggetto tagliente sabato 7  agosto da un detenuto violento che,  non voleva rispettare né gli altri detenuti e nemmeno le leggi?

E cosa sarebbe accaduto all’Ispettore  se non fossero intervenuti altri poliziotti ad aiutarlo?

Nei giorni scorsi il Ministro della Giustizia Cartabia rispondendo  ai vari parlamentari aveva sottolineato la grave criticità della carceri Italiane  sia per il sovraffollamento dei detenuti che in Puglia arriva  al 150%, sia per la grave carenza di organico  poliziotti penitenziari  che ormai arriva a 5000 unità , promettendo di riempire al più presto questo vuoto.

Anche perché tutto ciò ha portato ad avere carceri completamente sguarnite e con sicurezza a zero  nei turni pomeridiani e serali,  con  la Puglia che è in sofferenza di oltre 600 unità,  di cui almeno una quarantina a Brindisi.

Il SAPPE non ci sta, ed invita i vari parlamentari che nel giorno di ferragosto si accingono a visitare le  carceri in Puglia   ad evitare questa inutile passerella, ma impegnarsi attivamente   acchè si vada avanti al più presto con le assunzioni di poliziotti, nonché a sfollare le carceri della nostra regione che sono straboccanti di detenuti, mentre regioni limitrofe come la Calabria, il Molise, l’Abruzzo e molte carceri della Campania non hanno uguale emergenza.

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