“Sbaglia il segretario pugliese del Pd, Marco Lacarra, a minimizzare. A essere anche questa volta più un ‘emiliano’ che un piddino. Emiliano non cerca il ‘dialogo’ con il leader della Lega Salvini, cerca più ‘potere’ per se stesso.
Tenta di scimmiottare il premier Draghi immaginando che anche in Puglia lui possa essere il presidente di una giunta che va dalla sinistra, al centro, ma fino alla Lega. Ma non per dare un governo di salute per i pugliesi, solo per ridurre a ‘sudditi’ i partiti, purtroppo a volte riuscendoci con elargizioni di incarichi e poltrone. Non a caso, in Puglia siamo passati dagli amministratori unici delle aziende pubbliche a consigli di amministrazione addirittura a cinque, e quando neppure 5 poltrone bastavano anche a immaginare una Fondazione (è il caso dell’Acquedotto) per sistemare anche l? i fedelissimi. E’ brutto dirlo, ma l’immagine che Emiliano-politico dà è proprio quello di essere in un mercato delle vacche. E gli riesce facile soprattutto se il segretario del partito di maggioranza in Consiglio regionale dimentica le battaglie di Berlinguer e le sue battaglie sulla questione morale e non si rende conto che le dichiarazioni di Emiliano sono una picconata anche e soprattutto sul Pd.
“L’on Lacarra non pu? non accorgersi del danno che Emiliano fa a tutta la politica pugliese, che fa ai partiti che dovrebbero tornare a essere la fucina delle future classi dirigenti, attirando simpatizzanti proponendo una visione del Paese o della Puglia nuova e diversa, non certo offrendo posti di lavoro e incarichi. Se il segretario del Pd non avverte tutto questo, allora è complice del degrado culturale, sociale e politico che viviamo in Puglia.”