BrindisiCultura & SpettacoloItalia

Radiantismo: “Cq Isole d’Italia”, 150 collegamenti per i radioamatori dell’ARI Brindisi

Centocinquanta collegamenti con stazioni radio sparse per l’Italia e l’Europa, un Radioamatore che trasmetteva dalla città di New York con nominativo internazionale AB3CX.

E’ questo il resoconto della giornata per la valorizzazione delle isole italiane “Cq Isole d’Italia” promossa dall’ARI Associazione Radioamatori Italiani, che sabato 11 settembre ha visto i radioamatori della locale Sezione ARI di Brindisi, impegnati a promuovere il radiantismo e la sperimentazione delle onde radio dall’isola di Sant’Andrea, ai piedi del Castello Alfonsino conosciuto anche come “Forte a mare”.
Con l’occasione è stata allestita una stazione radio provvisoria e nel giro di mezz’ora sono state installate due antenne autocostruite, una verticale realizzata con l’ausilio di una canna da pesca di circa dieci metri ed una tipo “delta loop” raffigurante un “V” tutto con del comune filo elettrico.
Le due antenne collegate alle apparecchiature radio, hanno consentito di comunicare nel giro di poche ore con tantissimi radioamatori nel mondo.
“E’ stato impiegato il nominativo internazionale di chiamata assegnato alla sezione ARI Brindisi, IQ7PU – afferma Gilberto Zezza, Presidente dei radioamatori – Abbiamo operato sulla banda dei 7 mhz e 14 mhz collegandoci con stazioni radio non solo italiane ma siamo

stati chiamati anche da radioamatori tedeschi, francesi, russi, greci ed abbiamo collegato un collega americano da New York. Il punto strategico ai piedi del Castello Alfonsino ha portato tanta curiosità tra la gente – prosegue Zezza – ed abbiamo potuto far toccare con mano le potenzialità delle onde radio e l’attualità della nostra passione che accomuna ed unisce tutti i radioamatori del mondo anche con l’utilizzo del computer per i modi digitali”
Le onde radio non hanno confini geografici ed i radioamatori,con le loro attrezzature, sono spesso indispensabili per comunicare anche in situazioni di emergenza,quando le normali reti, basti pensare a quelle telefoniche o internet vanno in black out.

Condividi: