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Transizione ecologica, Patty L’Abbate (M5S): “Pubblicati primi decreti con oltre 2,5 miliardi per recupero rifiuti e difesa del territorio. Lavoro di qualità del ministro Cingolani”

“Due misure strategiche per rendere operativa, da subito, una vera transizione ecologica che mette al centro economia circolare, difesa del territorio e gestione delle emergenze. Il ministro Roberto Cingolani avrà tutto il nostro supporto per centrare le prossime sfide. Solo con una visione così lungimirante possiamo far ripartire il Paese”.

Esprime soddisfazione la senatrice e capogruppo M5S in Commissione Ambiente, Patty L’Abbate, per la pubblicazione sul sito del Ministero della Transizione Ecologica dei primi decreti del PNRR (Missione 2) sull’economia circolare.

“Si tratta di risorse importanti – spiega la senatrice pentastellata – per progetti su raccolta differenziata, impianti di riciclo e iniziative “flagship” per le filiere di carta e cartone, plastiche, RAEE e tessili. Un miliardo e mezzo è rivolto agli Egato (Enti di Governo d’Ambito Territoriale Ottimale), di cui ben il 60 per cento sarà destinato a interventi da realizzarsi prioritariamente nelle regioni del centro e del sud Italia. Risorse per ammodernare gli impianti, meccanizzare la raccolta differenziata, per realizzare nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale, di fanghi di acque reflue, di rifiuti di pelletteria o tessili. Altri 600 milioni di euro sono invece rivolti alle imprese che operano nel settore del riciclo dei RAEE, di carta, cartone, plastica e plastica recuperata in mare.

Il secondo decreto – aggiunge L’Abbate – stanzia invece 500 milioni per il sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione. Una misura per dotare il Paese di strumenti di monitoraggio e prevenzione tecnologicamente avanzati a difesa del territorio e delle infrastrutture, evitando ad esempio reati ambientali come il conferimento illecito di rifiuti, gli incendi e ottimizzando al tempo stesso la gestione delle emergenze. Insomma – conclude la capogruppo M5S in commissione Ambiente – buone pratiche, non più rinviabili, per dare la giusta svolta a uno dei settori sui quali l’Europa e la comunità internazionale ci chiedono risposte per salvare il pianeta e il clima. L’auspicio è che tutti i soggetti interessati possano presentare progetti di qualità per spendere subito e bene le risorse, specie nelle regioni del Sud”.

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