“La legge sul biologico approderà nell’Aula di Montecitorio il prossimo novembre. L’auspicio è che, come già avvenuto in commissione Agricoltura ad agosto e al Senato in precedenza, le richieste del mondo produttivo agricolo italiano trovino piena e concreta sponda in Parlamento con l’approvazione definitiva di una norma che il Paese attende da oltre dieci anni”.

 Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura, in merito alla proposta di legge ‘Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico’ in discussione alla Camera. 

“La norma ci permetterà – aggiunge – di armonizzare tutte le misure e le azioni volte alla salvaguardia e allo sviluppo delle produzioni biologiche che, nel nostro Paese, coinvolgono già circa 82mila operatori per oltre 2mila ettari coltivati e ci vede tra i leader europei con Francia e Spagna. Tra le regioni italiane ai vertici c’è la Puglia, seconda solo alla Sicilia per ettari coltivati, pari a 261mila principalmente ad olivo (73mila ettari), cereali (60mila) e colture foraggere (29mila). Gli operatori regionali sono, invece, pari a 9.380”. 

L’Italia potrà così festeggiare il 23 settembre 2022 la prima Giornata europea dell’Agricoltura Biologica, appena istituita dal Commissario Ue Janusz Wojciechowski, con una legge di settore moderna e all’avanguardia affinché aumentino produzione e consumo nonché la sostenibilità ambientale del comparto primario nazionale, in linea con le strategie comunitarie “Farm to Fork” e “Biodiversità”.

“Ulteriore impulso, infine – conclude Giuseppe L’Abbate (M5S) – giungerà dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza dove sono dedicati esclusivamente al bio 300 milioni di euro del Fondo per la creazione di contratti di filiera e distretto, a cui si aggiungono ulteriori 15 milioni di euro a valere sul Fondo filiere dell’ultima Legge di Bilancio, previsti da un mio emendamento”.