“Occorre scongiurare l’aumento del 40% delle bollette dell’energia elettrica e del gas, specialmente per le famiglie a medio/basso reddito e per le piccole aziende che cominciano a riprendersi dopo le misure di contenimento della pandemia: sarebbe una mazzata inaccettabile e ingiusta socialmente.” Lo afferma in una nota Giovanni Luca Aresta, deputato pugliese del MoVimento 5 Stelle.

“Se è vero – prosegue –  che il prezzo del gas si è innalzato a livello internazionale, è anche vero che fino all’inizio del 2021 i prezzi di questo combustibile erano ai minimi storici: non si giustifica con le normali dinamiche di mercato che, con le scorte immagazzinate, i prezzi salgano adesso, alla vigilia della stagione invernale, in modo così drastico. Il presidente Conte, incontrando ieri il ministro Cingolani, ha chiesto l’intervento del Governo per calmierare gli aumenti ed evitare speculazioni nei confronti dei consumatori”.

“Respingiamo inoltre – aggiunge il parlamentare pentastellato – il tentativo di utilizzare questi improvvidi aumenti contro il programma di transizione ecologica che è finalmente stato avviato, destinato a cambiare in meglio la nostra vita e la nostra economia diversificando peraltro l’offerta energetica con tecnologie già disponibili. Transizione ecologica e abbattimento dei costi e degli inquinanti possono e devono andare insieme”.

Per Aresta “riproporre l’anacronistico ritorno al nucleare come ha recentemente fatto il leader della Lega Salvini significa allontanare la transizione ecologica e far girare al contrario la ruota della Storia”. 

“Come ha detto il vicepresidente della Commissione Europea Frans Timmermans – conclude il parlamentare – i costi dell’energia rinnovabile sono molto bassi, mentre quelli dell’energia nucleare sono altissimi. Non torniamo indietro. Difendiamo i redditi delle famiglie e proseguiamo nel cambiare il Paese”.