Rivolgo un caro saluto a Sua Eccellenza l’Arcivescovo Domenico Caliandro, a tutte le autorità civili e militari, e a tutte e tutti Voi cari concittadini presenti oggi qui per seguire la Santa Messa del Pontificale per i nostri Santi Patroni San Teodoro d’Amasea e San Lorenzo da Brindisi.

È questo il secondo anno che le feste patronali si svolgono con le limitazioni imposte dalla pandemia, ma quest’anno con la disponibilità dei vaccini abbiamo riconquistato spazi che speriamo possano ricondurci alla normalità. Eppure, lo dobbiamo dire, ancora molte sono le resistenze alla vaccinazione.

Invito tutti ad aver fiducia nella scienza che in così poco tempo, cosa mai accaduta prima, ha messo in campo vaccini che dai risultati si dimostrano efficaci nel contenimento della pandemia e soprattutto nell’evitare le manifestazioni più severe salvando anche molte vite umane.

La nostra Provincia ha fatto la sua parte e nella città di Brindisi, con i tre centri vaccinali, oltre l’85% dei residenti ha ricevuto la prima dose e circa il 70% ha completato il ciclo vaccinale. Sono dati confortanti alla vigilia della ripresa della scuola e di tutte le attività lavorative a pieno regime.

In particolare molte delle nostre attenzioni e risorse sono dedicate proprio al mondo della scuola. Dobbiamo assolutamente tornare alla scuola in presenza per tutte e tutti i nostri ragazzi, il loro futuro e la loro crescita dipende dalla scuola e non possiamo quindi consentirci un terzo anno scolastico con didattica a distanza. Per questo con la sapiente regia del Prefetto Carolina Bellantoni e la collaborazione tra Sindaci, mondo della scuola e aziende di trasporto, stiamo cercando di trovare tutte le risorse e le soluzioni necessarie per garantire il trasporto scolastico in sicurezza, misura che insieme alle necessarie vaccinazioni del personale scolastico tutto e dei nostri ragazzi con più di 12 anni possono consentire, lo speriamo, un anno scolastico in presenza. 

Sono questi i giorni di settembre in cui si traccia un bilancio dell’anno trascorso e si programmano le iniziative del nuovo anno lavorativo.

Il percorso è tracciato: abbiamo molto lavorato per il recupero degli spazi degradati, ma di grande valore e pregio. 

Abbiamo finalmente chiuso la vicenda delle baracche di Parco Bove, assegnando alle famiglie nuovi alloggi, aprendo con la demolizione delle stesse baracche la strada alla rigenerazione urbana del quartiere Paradiso con nuove prospettive e decoro.

Abbiamo recuperato uno spazio importante nel cuore dei brindisini, il bosco dell’ex Collegio Tommaseo: cinque ettari di bosco urbano nel porto di Brindisi, lavorando oggi con imprenditori importanti ad ipotesi di recupero dell’edificio.

Abbiamo finalmente completato ed aperto la prima spiaggia completamente pubblica e gratuita a Materdomini, e vogliamo recuperare con un accordo con i proprietari l’ex complesso Babylandia per integrare spiaggia e parco in un contesto naturalistico di grande valore e potenzialità.

Il tema della riqualificazione della costa resta centrale, così come quello delle spiagge pubbliche gratuite per tutti. Per questo per la prossima estate vogliamo aprire altre due spiagge pubbliche, la prima nei luoghi dell’ex Saca, di recente acquisiti dal Comune, e quella di Giancola. 

Poi il grande tema della conoscenza che si accompagna con la rigenerazione del centro cittadino. Partiranno tra pochi giorni due nuovi corsi universitari con Unisalento, Sviluppo sostenibile e Scienze per la Cooperazione, che si accompagnano ai 2 corsi presenti, Economia con Università di Bari e Ingegneria Aerospaziale a Brindisi. La presenza universitaria inizia a prendere corpo e forma e lavoreremo per incrementarla. Un processo che si accompagna con il finanziamento ottenuto per la rigenerazione del centro, circa 15 milioni di euro, che inquadriamo proprio in ottica di funzionalizzazione di una presenza universitaria a Brindisi.

Importanti i risultati ottenuti anche in campo turistico in città. Certo nessuno ha la pretesa di dire che Brindisi è una città che oggi può definirsi turistica, ma passi in avanti importanti sono stati fatti. La chiusura di gran parte del centro storico al traffico, con le sue vie e piazze, ha moltiplicato le presenze di attività e di persone che oggi animano la città determinando anche ricadute importanti di ordine economico. Le grandi imbarcazioni da diporto nel nostro porto interno e i numeri dell’aeroporto di Brindisi, un + 9% nel traffico passeggeri tra agosto 2021 e agosto 2019, testimoniano il grande appeal della Puglia ed anche lo diciamo a chi sempre si autocompiange, della nostra città. 

A scanso di equivoci e per non alimentare polemiche, dico queste cose, non per rivendicare meriti, ma per illustrare a tutti una direzione di marcia, precisa che nel tempo, con la pazienza ed il lavoro può cambiare il volto della città, sostenendo il tessuto economico.

Accanto a questi settori in ripresa abbiamo però evidenti criticità nel comparto industriale, la necessaria – e anche tardiva aggiungerei – chiusura del ciclo del carbone ed anche la necessaria pianificazione della nuova chimica, quella green e pienamente sostenibile, necessitano di importanti iniziative governative.

Sono queste attività che nel tempo furono avviate dallo Stato, rendendo Brindisi una città strategica per la chimica e l’energia del Paese. Oggi registriamo una totale assenza del Governo, anzi dei Governi di questi ultimi anni. Lo vorrei dire chiaramente: Brindisi ha dato tanto e sofferto tanto, oggi deve ricevere attenzioni ed investimenti. È un dovere innanzitutto morale ed etico che il Governo deve prendere con questo territorio. E questo lo rivendicheremo in modo chiaro e forte al Governo.

Non sono esigenze queste di radical-chic o gente con il rolex, sono esigenze di una città che vuole vivere e respirare, che non intende più sacrificare per lo sviluppo e il lavoro, la salute dei propri cittadini.

Siamo qui dinanzi ai nostri Santi Patroni San Teodoro, il soldato in grado di difendere principi e valori e  San Lorenzo il dottore che con la sua sapienza e conoscenza può indicare traccia e rotta per il futuro.

Lo ha ricordato Papa Francesco: “il Creato è un bene comune da rispettare sempre”.

Mi avvio alle conclusioni, ringraziando l’Arcivescovo Mons. Caliandro e Don Mimmo Roma per aver invitato tutti, istituzioni, associazioni, singoli cittadini a riflettere sulla comunità, avviando il percorso della Fondazione di Comunità che vogliamo assolutamente sostenere. Uno strumento utile a raccogliere tutte le energie e le risorse necessarie per avviare progetti condivisi dal basso che siano di aiuto e stimolo al territorio. Un’esperienza non solo economica ma proprio di costruzione di un senso di comunità che possa portare a visioni ed idee condivise; anche piccoli progetti possono diventare importanti e fondamentali per la città e la provincia.

Un ultimo pensiero consentitemelo, ma sono sicuro che da voi tutti sarà condiviso, va verso le donne, i bambini e le famiglie dell’Afghanistan, dove in questi giorni si consumano tragedie indicibili.

Brindisi, la città dal grande cuore e dell’accoglienza farà la sua parte, lo abbiamo comunicato al servizio centrale del Governo e alla Prefettura. Un pensiero va alle oltre cento famiglie di afghani presenti nella nostra provincia che hanno visto fermarsi le procedure in fase di conclusione dei ricongiungimenti, mogli e figli bloccati su cui pesa l’incertezza di questa difficile fase.

Chiudo, con il grande ringraziamento a chi ha dato il massimo ed in molti casi anche di più in questi due anni difficilissimi. Al personale medico e sanitario, alle Forze dell’ordine tutte e alla Polizia Locale, a tutte e tutti i lavoratori che, anche nei periodi più difficili delle chiusure e dei contagi elevatissimi, hanno garantito i servizi pubblici e la sussistenza della città. Grazie per tutto ciò che avete fatto, non lo dimenticheremo mai.

L’augurio è che con le vaccinazioni e, speriamo con cure e farmaci appropriati, si possa chiudere presto questa dolorosissima pagina della nostra storia e che il prossimo anno le Feste Patronali possano tornare ad essere le radici di questa città nel pieno della loro espressione.

Buone feste patronali a tutti.