Precariato, disoccupazione (  e, senza polemica, incapacità  di salvaguardare  i posti di lavoro), elementi  che da sempre  riguardano  Brindisi  e il territorio, dove, a proposito di lavoro, nulla è più sicuro.

Brutte storie, paradossali,  vicende( anche annose, di cui chi scrive  si  occupa da diverso tempo)  in attesa di giustizia, di soluzioni   di cui  in primis  la politica non può esimersi.   

Come  la vicenda  di   Vanessa  Ramunno ( tra l’ altro, seguita molto da vicino  dal Sindacato  Cobas), dipendente  precaria  della  Società   Partecipata   del Comune  di Brindisi  Multiservizi, che  chiede aiuto    alle istituzioni, il  Sindaco  Riccardo  Rossi, la   politica   locale .

Un  accorato  appello   in una  Lettera   Aperta   indirizzata  al   primo cittadino, all’ intero Consiglio  Comunale,  in cui   Vanessa racconta  la sua storia, emblema, tra l’ altro (  e ribadiamo, senza  alcuna polemica  ma con estrema libertà di pensiero), oltre  di un o stato generale di precarietà e disoccupazione non più accettabile,  anche  ( ancora) di uno scenario  di  precarietà e incertezze  all’ interno di alcune Società   Partecipate ( se pensiamo  ad alcune vicende ataviche, mai risolte….).

Noi  la pubblichiamo(  e ci ritorneremo), con la speranza  che questa vicenda  si risolvi  presto  e   Vanessa  Ramunno  ritrovi  serenità .     “mi chiamo Vanessa Ramunno precaria per alcuni anni alla Brindisi Multiservizi acquisendo il diritto alla trasformazione a tempo indeterminato, ma lasciata drammaticamente a casa.

La BMS realizza un concorso che era nato all’inizio per stabilizzare i precari …..che  si trasforma però in un  concorso dove si assume per brevi periodi.  Nel mio caso doveva  essere realizzato un concorso per impiegati ai beni monumentali dove avevo lavorato; il concorso non viene realizzato rimanendo disoccupata ed esclusa da tutte le possibilità piccole o grandi che ci fossero.  Mi rivolgo ad una avvocata per chiedere giustizia auspicando un mio ritorno a lavoro. I tempi della giustizia sono così lunghi che ancora  si è quasi all’anno zero.

Ho tentato forme di mediazione con la BMS facendo proposte come quella di rinunciare a somme rilevanti in caso di vittoria in tribunale.  nsomma , per me restare disoccupata con l’illusione di essere arrivata ad avere un posto di lavoro ha prodotto un danno anche psicologico.

Mi rivolgo al Sindaco di Brindisi,Riccardo Rossi, ed all’intero Consiglio Comunale per continuare ad avere una speranza di soluzione positiva per la mia situazione.  “.

Insomma, una vicenda  alquanto brutta e paradossale, per la quale, inevitabilmente, qualcuno deve assumersi le proprie responsabilità, per evitare   che si perdino, definitivamente, ulteriori posti di lavoro, cosa che  Brindisi non può permettersi.

Una vicenda  che noi continueremo a seguire, forza  Vanessa, siamo con te…..