In Puglia la proposta per trasferire o depotenziare gli impianti in zone non abitate

Manca poco all’inizio del nuovo anno scolastico e Giancarlo Vincitorio, referente per la Puglia di Alleanza italiana Stop 5G, invita tutti i sindaci pugliesi ad impegnarsi per ottenere il trasferimento o il depotenziamento di qualsiasi impianto di telefonia dalle vicinanze delle scuole al fine di ridurre l’esposizione a campi elettromagnetici di studenti, docenti e personale scolastico. “Sono decisioni – dichiara Vincitorio – motivate da esigenze di tutela della salute pubblica e questo è uno dei compiti specifici attribuiti proprio ai sindaci. Si può procedere con la forza di un’ordinanza oppure con la negoziazione con le società proprietarie degli impianti. A noi ovviamente interessa il risultato: mettere in sicurezza residenti e frequentatori di quelle aree inquinate dai campi elettromagnetici”.

Sugli esiti di questa proposta però già lo stesso Vincitorio non nasconde le perplessità. “Dipende molto dalla sensibilità di singoli sindaci. Quando, in rappresentanza di Alleanza Stop 5G, ho premiato alcuni sindaci che in Puglia si erano particolarmente distinti nelle battaglie per difendere l’ambiente e la salute dei propri cittadini dall’inquinamento elettromagnetico, c’erano molti altri loro colleghi che facevano accordi con le società di telefonia per riempiere le strade con potenti antenne e diffusori  5G.”.

Giancarlo Vincitorio poi fa l’esempio del comune di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia. “Purtroppo il sindaco di quel comune, Michele Crisetti, non solo non si è impegnato a fare spostare, come gli avevano chiesto più volte, il traliccio di un potente impianto di telefonia dalle vicinanze dall’istituto comprensivo “Dante-Galiani” che tra, alunni, docenti e personale scolastico, è frequentato mediamente da circa duemila persone ogni giorno. Il sindaco Crisetti ha anche ignorato le nostre richieste di accesso agli atti che il Comune possiede in riferimento a quel traliccio. In questi casi è molto difficile fare valere i diritti sanciti dalla Costituzione sulla tutela della salute pubblica e dell’ambiente o stimolare gli amministratori ad un maggiore impegno.  Manca solo una decina di giorni al ritorno a scuola e dispiace constatare che a San Giovanni Rotondo l’inizio del nuovo anno scolastico coincida con la riproposizione di problemi e dubbi a causa delle emissioni elettromagnetiche di un potente impianto di telefonia situato a poche decine di metri. In questo caso significa che il tempo è trascorso, purtroppo, inutilmente: non c’è stato nessun tentativo di risolvere quel problema”.