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Il Sud spinge l’acceleratore su 10 startup innovative dell’Agrifood. Per ognuna oltre 41.000 euro

Presentate a Brindisi le imprese che parteciperanno a “Bravo Innovation Hub Agrifood”, il nuovo programma di accelerazione che punta su progetti innovativi della filiera agroalimentare

Sono state presentate oggi a Palazzo Guerrieri di Brindisi Saba Technology, Earthaumations, Service Biotech, Innovabile, Eco Fly Tech, Tziboo, Newtra Food, Enismaro, Olivante e Drone Air Lab, le 10 startup che parteciperanno ad “Bravo Innovation Hub Agrifood”, il programma di accelerazione promosso dal Mise nell’ambito del PON Imprese e Competitività e realizzato da Invitalia con Tree, Future Food, Talent Garden, Sud Speed Up e CETMA.

Le startup sono state selezionate da Invitalia con una call nazionale a cui hanno risposto 66 imprese con progetti innovativi nella filiera agroalimentare. Ognuna  si è aggiudicata un “pacchetto” del valore di 41.500 euro: 20.000 euro come contributo finanziario e 21.500 sotto forma di attività e servizi di formazione, mentorship e networking.

 

All’evento di presentazione hanno partecipato, tra gli altri, Riccardo Rossi, Sindaco di Brindisi, Marco Bellezza, Amministratore Delegato di Infratel Italia e Raffaele Lafortezza, Professore di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell’ Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.

Il programma di accelerazione “Bravo Innovation Hub Agrifood”, che ha come centro delle attività Palazzo Guerrieri a Brindisi, comprende:

– un grant di 20.000 euro (di cui 10.000 richiedibili al termine della seconda settimana dall’inizio del programma di accelerazione e 10.000 al termine);

– spazi di lavoro all’interno del BRAVO Innovation HUB di Palazzo Guerrieri in Brindisi;

– un percorso di formazione sulle competenze imprenditoriali e sulle tematiche più rilevanti del settore Agrifood della durata di circa 20 giornate;

– 60 ore di mentoring e coaching per lo sviluppo del prodotto/servizio, modello di business, tecnologia, comunicazione, marketing, raccolta fondi;

– assessment per identificare i punti di forza e le aree di miglioramento;

– un benchmark day con testimonianze nazionali e internazionali specifiche del settore Agrifood (imprenditori, ricercatori, esperti, etc.);

– un evento conclusivo (demo day), durante il quale le imprese, attraverso pitch session e attività di networking, presentano il proprio progetto e i suoi obiettivi a CDP Venture Capital SGR – Fondo Nazionale Innovazione e ad altri investitori nazionali e internazionali;

– iniziative di business matching e open innovation;

– la partecipazione gratuita a importanti fiere di settore;

– un luogo per la sperimentazione e i test delle soluzioni tecnologiche proposte.

 

I PROGETTI

SABA TECHNOLOGY (SICILIA) Saba Technology ha realizzato Easy Drop 300, un prodotto capace di produrre acqua dall’umidità presente nell’aria. Attraverso un processo termomeccanico e di assorbimento si ottiene la produzione di acqua dall’umidità dell’atmosfera. Easy Drop 300 è utilizzabile in vari settori e ambienti, dalle abitazioni residenziali, nell’industria, ma soprattutto in territori aridi oppure in paesi poco industrializzati, dove la scarsità d’acqua è l’ostacolo principale allo sviluppo agricolo.

EARTHAUTOMATIONS (CALABRIA) Earthautomations sviluppa robot a movimentazione autonoma IOT dotati di intelligenza artificiale ed ha realizzato DOOD, un robot agricolo multi-attrezzo cingolato in grado di automatizzare i processi di manutenzione ordinaria dei campi agricoli. DOOD è capace di lavorare sia in automatico che tramite il controllo di un telecomando wireless.

SERVICE BIOTECH (CAMPANIA) Service Biotech ha realizzato il BBM, un materiale innovativo a base biologica composto da scarti vegetali provenienti dall’agroindustria e da funghi, rivestito di bioplastica, a basso costo e  completamente riciclabile. Questo particolare materiale può essere utilizzato in diversi ambiti, dal packaging per prodotti agroalimentari all’edilizia.

INNOVABILE (PUGLIA) Innovabile ha creato un nuovo modello partecipativo di filiera alimentare in cui consumatori e produttori collaborano per realizzare prodotti per una spesa più sana, buona e sostenibile. Nasce così Foodu.it, il primo e-commerce partecipativo in cui è la community che propone e decide cosa mettere in vendita: gli esperti indipendenti valutano la qualità, mentre i consumatori Approver (dei clienti speciali) testano in anteprima i prodotti a prezzi scontati, e ne valutano il sapore.

ECO FLY TECH (PUGLIA) Ecoflytech intende sviluppare e diffondere, nel settore del trattamento dei residui organici, la tecnologia eCORS che consente, attraverso l’azione di insetti allo stato larvale, di bioconvertire la sostanza organica, in ammendanti ricchi di sostanze biostimolanti e biomassa larvale da cui poter estrarre proteine, lipidi e chitina. L’attività di bioconversione determinerà non solo la produzione massiva di ammendanti organici di alta qualità, ma anche di biomassa larvale ingrassata, da destinare al mercato del pet food.

TZIBOO (PUGLIA) Tziboo è una innovativa piattaforma digitale che permette ai produttori italiani di cibo di qualità di  gestire e digitalizzare, in modo rapido ed efficace, il proprio catalogo di prodotti incrementando sensibilmente le opportunità di vendita. Attraverso un sistema di collegamento tramite API totalmente automatizzato, una volta caricato il catalogo il produttore potrà vendere i propri prodotti online sui maggiori marketplace del mondo Ho.Re.Ca., sia B2B sia B2C, gestendo costi e promozioni in completa autonomia.

NEWTRA FOOD (PUGLIA) Newtra Food offre una nuova destinazione d’uso agli scarti dell’industria agroalimentare creando un flusso circolare, allungando il ciclo di vita del prodotto e massimizzandone l’utilizzo. Attraverso un processo produttivo brevettato che sfrutta la tecnologia criogenica applicata all’estrazione, si ottengono super-ingredienti salutistici senza l’utilizzo di solventi. I super-ingredienti possiedono il 100% dei valori nutrizionali e delle proprietà del vegetale di partenza lasciando inalterate le caratteristiche organolettiche (sapore e gusto). Il super-ingrediente che si ottiene è sotto forma di polvere con granulometria ed è idrosolubile, utilizzabile in qualsiasi tipo di preparazione di super food o super drink.

ENISMARO (CAMPANIA) Enismaro è una piattaforma che consente di rappresentare, aggiornare e consultare la storia delle principali caratteristiche di un prodotto agroalimentare. È una soluzione di supply chain che ha l’obiettivo di garantire, in maniera oggettiva, univoca e trasparente, che le caratteristiche di qualità dei prodotti enogastronomi siano rispettate lungo tutta la filiera produttiva. La soluzione potenziata da due componenti tecnologiche, un Framework di sensori IoT e un Framework Blockchain, permette di risalire al luogo di origine del prodotto in ogni singola fase della filiera produttiva e di individuare in maniera trasparente le condizioni organolettiche durante le varie fasi del processo.

OLIVANTE (PUGLIA) Olivante è la prima piattaforma B2B in Italia specializzata nel mercato dell’olio extravergine d’oliva che permette a tutti i ristoratori di ordinare l’olio più adatto alla propria cucina direttamente dai piccoli produttori e frantoi d’Italia. Il tutto con l’ausilio di una guida agli abbinamenti che permette al cliente di scegliere tra centinaia di aziende olearie. Il modello di business consiste in un abbonamento annuale garantito per il produttore e in una fee sulle transazioni che viene percepita solo dopo aver venduto merce per un valore pari all’abbonamento speso dal produttore. Prima del raggiungimento di questo obiettivo di vendita, la fee è zero.

DRONE AIR LAB (SICILIA) Drone Air Lab supporta la trasformazione digitale applicata all’agricoltura tramite l’elaborazione e la valorizzazione di dati raccolti attraverso i droni. Infatti, sfruttando la tecnologia applicata ai droni a basso impatto ambientale, i dati rilevati, elaborati da un tecnico ed interpretati dall’agronomo, permettono alle aziende di conoscere con estrema precisione ogni punto del loro terreno e le necessità di ogni singola pianta. È possibile, quindi, effettuare interventi mirati riducendo contestualmente il consumo di acqua, concimi, pesticidi e fitofarmaci.

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