“Secondo l’assessore ai Trasporti Maurodinoia, il Centro di Controllo d’Area del Sud Italia di Brindisi non corre rischi: rispondendo alla mia interrogazione ha assicurato di aver ottenuto un preciso impegno da parte del ministro Carfagna sulla non chiusura da parte dell’ENAV e, quindi, nessun trasferimento su base obbligatoria. Ma se la nuova organizzazione territoriale dovesse spingere molti addetti ai lavori (130 civili e 70 militari) a dover optare per il trasferimento, l’impatto sull’economia brindisina sarebbe notevole: stiamo parlando di nuclei familiari che lascerebbero il territorio. Gli impegni presi dal governo sono futuri e futuribili, certo è un progetto affascinante prevedere che Brindisi diventi il Centro di Controllo d’Area più importante, sul piano tecnologico, del Mezzogiorno, ma il rischio è che fino a quando tutto ci? si realizzerà, possa vedere il depauperamento a 360 di Brindisi.

“Per questo, pur riconoscendo all’assessore Maurodinoia una competenza regionale limitata rispetto alla questione, l’auspicio è che la Regione Puglia non accetti passivamente decisioni prese da Roma che pesano non poco sull’economia regionale.”