Secondo l’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 30 settembre 2021 sono state somministrate 574.807 dosi di vaccino, di cui 305.961 prime dosi, 267.834 seconde dosi e 1.012  terze  dosi. Mediamente sono state somministrate 2.136,8 dosi per giornata di vaccinazione.

Il 68,5%  (209.483)  delle  prime  dosi  somministrate è rappresentato   da Pfizer,  il 14,6%  (44.511)  da AstraZeneca,  il  13,1%  (40.039)  da Moderna  e  il  3,9%  (11.928) da  Janssen (Johnson&Johnson).   

Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 49,7% a persone al di sotto dei 60 anni; il 26,8% agli anziani, il 13,3% ai soggetti fragili; il 4,4% al personale sanitario; il 2,8% al personale scolastico; l’1,2% alle forze dell’ordine; l’1,8% ad altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle seconde dosi: per il 50,5% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 28% agli anziani; per il 12% ai soggetti fragili; per il 4,7% al personale sanitario; per il 2,9% al personale scolastico; per l’1,2% alle forze dell’ordine; per lo 0,7% alle altre categorie. Tutte le terze dosi  sono  state  somministrate  a  soggetti  immunocompromessi.

Fino al 30 settembre i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 295.599 e di questi 261.636 con la seconda dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente all’85,2% e al 75,4%. I residenti affetti da patologia immunodepressiva vaccinati con terza dose sono 1.059. La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 96,3% e al 92,7% per il ciclo completo. 

Sono 67.597 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale, di cui 15.487 (22,9%) in ambito domiciliare. Il 18,5% (12.478) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 26,1% (17.669) a soggetti tra 70 e 79 anni, il 27,4% (18.514) a soggetti della fascia 60-69 anni e il 28% (18.936) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente dai medici di famiglia (47.850; 70,8%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (13.382; 19,8%), dai caregiver (1.314; 1,9%) e da altre categorie (5.051; 7,5%).