Le recenti preoccupazioni delle varie parti sociali della città, riferite alla situazione poco felice dei bilanci della BMS, con conseguente e grave preoccupazione dei lavoratori, rende ancora più urgente la necessità di conoscere e capire lo stato di salute e la reale situazione gestionale ed economico-finanziaria della Società in House del Comune di Brindisi.
Tuttavia, devo purtroppo evidenziare come si sia reso necessario da parte mia richiedere ed invocare, in riferimento a queste tematiche, il potere sostitutivo del Segretario Generale del Comune, di cui all’art.2, comma 9 bis, della L.241/1990. Una circostanza amministrativa eccezionale, quasi inusuale, ma che testimonia il silenzio dell’Amministrazione comunale di fronte alle mie richieste avanzate, in qualità di consigliere comunale, nei mesi scorsi sia al sindaco Riccardo Rossi, che al presidente del consiglio comunale, Giuseppe Cellie, che al dirigente per le società partecipate, Angelo Roma, ognuno per le proprie competenze.
Per fare chiarezza su questi aspetti molto importanti per la vita della società BMS e dei lavoratori, nel mese di luglio chiesi proprio al dirigente, dott. Angelo Roma, alcune informazioni inerenti gli emolumenti corrisposti all’amministratore unico della BMS, il rimborso delle spese riconosciute allo stesso, gli affidamenti sotto soglia, ex art.36 del D.lgs 50/2016, e l’elenco degli affidamenti diretti 2020/2021. In virtù della risposta data in termini parziali dal dott.Angelo Roma, ho chiesto quindi l’intervento del Segretario generale del Comune, in data 7 ottobre 2021, in qualità, come detto, di titolare del potere sostitutivo, con l’obiettivo di evadere la mia richiesta, relativa unicamente al rimborso delle spese riconosciute all’amministratore unico della BMS e agli affidamenti diretti con l’indicazione del soggetto affidatario e oggetto dell’affidamento. Credo sia importante che tutti sappiano che medesima richiesta era stata trasmessa al dott. Angelo Roma dall’ex assessore alle Finanze, Cristiano D’Errico.
Stesso percorso ho dovuto effettuare per una mia Interrogazione, con richiesta di risposta scritta, mai evasa, inviata il 23 luglio scorso al presidente dell’assise comunale, Giuseppe Cellie, e al sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi. Anche in questo caso ho dovuto richiedere l’intervento del potere sostitutivo del Segretario generale del Comune, per avere risposte alla mia richiesta, fornite nell’arco della stessa giornata del 7 ottobre, con cui chiedevo le motivazioni per le quali il sito web della BMS, alla voce “Trasparenza”, non venisse aggiornato ormai da mesi o venisse fatto in modo parziale, con lacune evidenti nella sezione pagamenti e costi contabilizzati.
Tale inadempienza amministrativa farebbe venire meno il rispetto da parte di BMS e, in parte, del Comune di quanto previsto dalla normativa vigente (D.lgs. 33/2013) in tema di pubblicità e trasparenza dell’attività pubblica, diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni, di diritto di accesso civico e di pubblicazione di ogni dato e informazione che riguardi le attività di pubblico interesse svolte, garantendone la piena accessibilità e fruibilità. Chiedevo pertanto se fosse stato rispettato, per questa tematica, il Regolamento comunale approvato in sede di consiglio comunale il 10 febbraio 2020. Se cioè gli organi competenti della BMSavessero trasmesso regolarmente al Comune tutti i dati e le informazioni così come da legislazione vigente e se sono stati effettuati dall’ente controlli in merito e/o solleciti.
Ma chiedo e mi chiedo se sia giusto e normale fare appello alla legge per avere contezza di questi aspetti della vita di una amministrazione pubblica quando invece ogni cittadino dovrebbe averli a disposizione facilmente in quanto proprio dati pubblici.
Non da ultimo, sempre in relazione alla tenuta economica della BMS, nutro forte preoccupazione per il transito dei lavoratori da Energeko a BMS. Vi sono in questo passaggio aspetti che i lavoratori ritengono penalizzanti, in riferimento anche agli inquadramenti, tanto che gli stessi hanno firmato il nuovo contratto solo per presa visione. I sindacati nel frattempo vogliono vederci chiaro e stanno discutendo, ma l’incontro del 24 settembre si è concluso senza avere risposte concrete sul punto.