Lo sport è “ metafora di vita”, è sacrificio, impegno, passione, è, anche e soprattutto, un “ percorso virtuale”, da intraprendere quando si è anche in difficoltà, si vuole acquisire, in un certo senso, una certa serenità, “ pace con se stessi”.
Storie di persone, uomini, ragazzi, che hanno iniziato dalle discipline sportive, per credere in qualcosa, prefigurarsi degli obiettivi .
Come quella del brindisino Remigio Guarini che, come da lui stesso dichiarato, “ attraverso lo sport, sin da piccolo, ho imparato a soffrire, a migliorarmi”, sino alla passione per il culturismo – bodybuilding, le competizioni .
Remigio, in quest’ ultimo periodo, più volte si è rivolto a chi scrive, alla nostra redazione, sì per raccontare ( maggiormente) la propria storia, ma, anche e soprattutto, per “ lanciare un messaggio a chi intende dedicarsi a qualsiasi disciplina sportiva, a chi, attraverso lo sport, vuole valorizzare la propria vita.
“ Tutti, chi mi vuol bene, conoscono la mia grande passione per il culturismo e bodybuilding – afferma Remigio , la mia costanza nel migliorare il fisico, mantenermi in forma. Qualcuno può pensare che questo sia dovuto, in qualche maniera, a mania di protagonismo, narcisismo, ma non è cosi’. Per me , invece, è un modo per sentirmi vivo, esaltare il sacrificio e l’ impegno, sfidare me stesso, credere che, nonostante le difficoltà, nella vita nulla è impossibile. Ho sempre creduto nello sport , era il mese di maggio del 1990 quando inizio a praticare karate, nuoto, kickboxing e tennis, poi la boxe , come anche pallanuoto e atletica leggera. Insomma, non mi facevo mancare niente, sino a quando i miei genitori non mi comprano una bicicletta a rotelle, altra mia passione… diciamo contrastata dai miei che temevano cadessi . Invece, proprio in quell’ occasione ho capito che la caparbietà, la tenacia, avrebbero fatto parte della mia vita, sino a vincere un’ edizione di Brindisi in Bicicletta “.
Insomma, Remigio ci racconta le sue prime esperienze sportive, “ fondamentali, con il passare degli anni, per capire che, in qualche disciplina specifica, potevo essere veramente competitivo, orgoglioso e contento di me stesso”. Ed allora , continuando…. “ dopo tra l’ altro sette anni di tennis e ben 9 anni di boxe praticati da dilettante, mi avvicino pian piano al bodybulding tra i 12 e 14 anni, innamorandomi praticamente di questa disciplina, che mi ha cambiato la vita”.
Già, proprio questa simbiosi, “ sport – vita personale”, raccontata da un ragazzo che ( sia pure , non entrando nei dettagli), fa capire di avere avuto “un’ infanzia vivace” e quanto , sinora, l’ abbia aiutato la sua disciplina sportiva preferita , sino, come detto, alle gare e competizioni .
“ Credetemi, il bodybuilding e culturismo fanno solo bene, al fisico e alla psiche . Dopo 3, 4 anni, il mio fisico è migliorato, ma, ripeto, non è narcisismo, è un qualcosa che è legato, in senso generale, ad un mio stato di benessere che mi da fiducia, consapevolezza, determinazione . 15 anni di bodybuilding- culturismo , con gare e competizioni a cui ho partecipato con successo, gioie, ma anche delusioni, ostacoli, ma io non mi fermo .
Mi alleno continuamente, e sono pronto per altri trofei, altre sfide, nei prossimi mesi, tra Bari, Gioia del Colle, altri bei posti in Italia . Non arrendersi mai, questo voglio dire a chi ama lo sport, a chi, attraverso le discipline sportive vuole praticamente rinascere”.
Già, lo sport, l’ allenamento, come “ metafora”della vita .