Confartigianato: ora agire nell’interesse dell’intera filiera
È stato siglato ieri mattina, nella sede del Dipartimento regionale Agricoltura, il protocollo per la stabilità, sostenibilità e la valorizzazione della filiera lattiero-casearia pugliese approvato in Giunta regionale lo scorso 30 settembre 2021. Il documento è stato siglato dalla Regione Puglia e dalle associazioni di categoria degli allevatori e produttori pugliesi: Coldiretti, Confagricoltura, C.I.A., Copagri, Uci, Associazione Regionale Allevatori ARA-puglia, Confcooperative, Uecoop, C.N.A., Confartigianato, Confindustria, Unci, Agci.
Il protocollo sancisce l’impegno delle parti per la ricerca di un rapporto equilibrato nell’ottica della sostenibilità economica di ogni anello della filiera e della valorizzazione della qualità delle produzioni pugliesi. Non secondario, l’impegno della Regione per gli investimenti e la valorizzazione delle produzioni artigianali al fine di garantirne la crescita, la promozione, l’internazionalizzazione e il ricambio generazionale.
“Questo documento è frutto di un lavoro di svariati mesi che ci ha visti impegnati sin dall’inizio per tutelare gli artigiani e le numerose piccole imprese di trasformazione pugliesi, note per le loro capacità e i loro prodotti: lo stesso assessore Pentassuglia ha più volte riconosciuto il nostro lavoro – ha commentato Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia. Restano fermi, in tema di prezzi della materia prima, i principi chiaramente stabiliti dall’Autorità Garante della concorrenza e del mercato. Non v’è dubbio, però, che l’obiettivo comune sia quello di impostare un lavoro di filiera affinché il valore aggiunto e la qualità delle nostre produzioni, specie di quelle artigianali, venga adeguatamente riconosciuto sui mercati nazionali e internazionali. Ecco perché sin da ora chiediamo all’assessore di procedere rapidamente con l’istituzione del tavolo di confronto con la GDO/DO, parte essenziale degli impegni presi dalla Regione nel protocollo”.
Per Angelantonio Tafuno, presidente dei Casari di Confartigianato Puglia “il lavoro svolto ha generato un protocollo di intesa equilibrato che, nel rispetto della normativa vigente in materia di libera concorrenza, pone alcune pietre miliari per lo sviluppo delle imprese di trasformazione. Ad oggi queste ultime sono tra le pochissime escluse dall’accesso ai fondi FESR, che invece sono stati esplicitamente richiamati nel testo. Su questo ci aspettiamo, grazie all’impegno degli assessorati competenti, che l’imminente nuova programmazione 2021-2027 sia conseguente: è paradossale che fette così rappresentative del nostro tessuto produttivo siano emarginate nell’accesso alle agevolazioni regionali per l’innovazione e l’internazionalizzazione.
Nondimeno – conclude Tafuno – il protocollo contempla aspetti a noi molto cari come il supporto alle DOP e la valorizzazione del benessere animale, della genuinità e della tracciabilità del prodotto. Se sapremo fare squadra e lavorare in termini di qualità, potremo fare del lattiero-caseario uno dei comparti trainanti dell’agroalimentare pugliese”.