“Mare Aperto 2021 è la più importante e complessa esercitazione della nostra Marina Militare che ne vede coinvolte tutte le articolazioni – comandi e staff, imbarcati e statici, componenti operative, addestrative e di supporto – su ampia porzione di spazio multidimensionale comprendente le acque e le aree costiere e litorali di Tirreno, Adriatico, Ionio e Canale di Sicilia, sotto la supervisione del Comando in Capo della Squadra Navale.
L’obiettivo è testare compitamente i livelli di prontezza e capacità d’azione, nonché addestrarsi intensamente al loro miglioramento in uno scenario a ‘massimo realismo’, nell’ambito dell’intero spettro di intervento afferente al dominio delle operazioni marittime: navali tout court, subacquee, aeree, anfibie, di forze speciali, di contromisure mine, idro-oceanografiche e del più ampio supporto tecnico-specialistico, formativo-addestrativo, medico-sanitario e logistico-amministrativo.” – ha sottolineato il Sottosegretario alla Difesa, Stefania Pucciarelli, durante la visita conoscitiva a questa importante esercitazione che, dopo oltre un anno e mezzo di stop forzoso causa COVID, dallo scorso 4 ottobre e per 24 giorni vede coinvolti più di 4.000 militari appartenenti alla Marina Militare e alle 8 Marine, alleate e partner, compartecipanti.
“Lo scenario esercitativo della Mare Aperto 2021 conferma ancora una volta l’abilitante valore strategico insito sia nelle modalità di addestramento live a ‘massimo realismo’ tipiche della Mare Aperto – condizione di fondamentale importanza per costruire la necessaria ‘consapevolezza situazionale’ del personale coinvolto e quindi elevarne la protezione – sia nell’azione sul mare e dal mare, che connota la peculiare abilità della nostra Marina Militare.
Un unicum nel panorama interforze nazionale che consente alla Forza Armata di poter operare in maniera multidimensionale – sopra e sotto i mari, in cielo, dalle blu water alla zona costiera e in penetrazione nella fascia litorale, con le ormai inevitabili sinergie tra il dominio marittimo e quelli emergenti del ciberspazio e dello spazio cosmico – nonché con proiezione multidisciplinare, nel costituire un naturale nucleo di cristallizzazione per l’integrazione interforze e nel dimostrare naturale attitudine a cogliere ogni favorevole opportunità di cooperazione interistituzionale, collaborazione interagenzia e interoperabilità multinazionale.” – ha proseguito Pucciarelli nel descrivere il corposo coinvolgimento di mezzi ed equipaggiamenti che annovera ben 21 unità navali di diverse tipologie e ruoli, 3 sommergibili, numerosi aeromobili dell’Aviazione Navale – 4 aerei AV-8B, 15 elicotteri imbarcati ed i P180 MM basati a terra –, gli aerei da pattugliamento marittimo P72 gestiti dall’Aeronautica Militare per le esigenze operative della Marina, ulteriori velivoli in concorso dell’Aeronautica ed anche 2 elicotteri da combattimento dell’Esercito Italiano.
“Stamane, nel poligono sardo di Capo Teulada, ho assistito ad un’operazione di sbarco anfibio – strategica opzione d’intervento che colloca la nostra Marina e l’Italia in un novero ristretto di Nazioni con analoga componente di nicchia – garantita dalla sinergia tra le capacità del dispositivo aeronavale e quelle della Brigata Marina San Marco, intimamente legate e compenetrate nel dominio delle operazioni marittime e quest’anno in certificazione a standard NATO per assumere il ruolo di componente anfibia della forza di risposta rapida dell’Alleanza nel 2022 (Nato Response Force – NRF 2022). In questa attività ho apprezzando la straordinaria professionalità dei nostri marinai con ‘le Stellette’, chiamati a condurre esercitazioni con gradi di difficoltà sempre più elevati, necessari per rispondere a scenari caratterizzati da tensioni, rischi e minacce crescenti in numero, tipologia, complessità, interrelazione dei fenomeni e sovente scarsa prevedibilità evolutiva, soprattutto per ciò che riguarda la dimensione marittima, storico Global Common nello sviluppo dell’umanità ed oggi fulcro di una rinnovata e ancor più vitale centralità per le prospettive di sviluppo sostenibile e prosperità inclusiva su scala globale.” – ha concluso il Sottosegretario Pucciarelli.