Venerdì scorso il partecipato incontro con le realtà che hanno collaborato, si è svolto alla presenza del sindaco Antonio Matarrelli, del consulente alle Politiche Culturali Marco Calò, dell’architetto Simonetta Dellomonaco
Una serata per aggiornare le tante realtà del territorio che hanno collaborato alla definizione del dossier di “Mesagne2024” inviato al ministero della Cultura lo scorso 19 ottobre. Il partecipato incontro si è tenuto lo scorso venerdì nell’Auditorium del Castello di Mesagne. “Un’occasione per ringraziarvi ma anche per confermarvi che il lavoro prodotto, rispetto al quale attendiamo fiduciosi la valutazione della Commissione ministeriale, contiene le preziose tracce del percorso che abbiamo tracciato insieme in queste intense settimane di impegno collettivo. Ringrazio l’architetto Dellomonaco, per la competenza professionale e la sensibilità con cui ha gestito ogni fase di questo straordinario viaggio”, ha dichiarato il sindaco Antonio Matarrelli. All’iniziativa hanno presenziato Marco Calò, consulente comunale alle Politiche Culturale e coordinatore politico di “Mesagne2024”, e l’architetto Simonetta Dellomonaco, che ha curato il progetto di candidatura, coordinando il qualificato apporto giunto dai componenti del Comitato tecnico-scientifico.
“Che succede se 25.000 persone si mettono a sognare tutte insieme la stessa cosa? È la domanda che mi sono fatta osservando una città, e un Sud, che vuole riscattarsi. Qui siamo partiti proprio dal Riscatto per poi arrivare, attraverso l’innovazione sociale, a fabbricare arte, poesia, sviluppo, e nel progetto ci sono anche tanti ettari di nuovi boschi. Alberi che salvano e accompagnano le tante proposte artistiche partecipate e diventano occasione di gioco e interattività digitale per una nuova concezione della vita in campagna”, ha spiegato l’architetto Dellomonaco illustrando in sintesi la proposta progettuale, che è stata costruita sui possibili modi di “essere umani”. “E’ la prima volta che un progetto di capitale italiana della cultura viene ideato da una donna, la visione che ne emerge si accompagna ad un messaggio altrettanto significativo: da ex capitale della Scu oggi Mesagne si candida a diventare Capitale italiana della cultura”, ha conluso l’avv. Calò.
Durante la serata è stato scoperto il logo del progetto, che contiene colori, forme e lettere che rimandano alla storia della Città e ad alcuni degli elementi centrali contenuti nel dossier, primi fra tutti il Castello e i merli di Masseria Belloluogo, complesso masserizio che attraverso alcune azioni del progetto si intende recuperare e valorizzare. Infine, è stato ribadito il messaggio di fondo che, per il momento, chiude l’esperienza: a prescindere dall’esito della competizione, il progetto “Mesagne2024” sarà comunque portato avanti.,