La Uil di Brindisi esprime preoccupazione circa le notizie che circolano in questi giorni inerenti la soppressione del distaccamento Aeroportuale di Brindisi.

Una notizia che se confermata determinerebbe un altro colpo mortale all’economia del territorio con effetti nefasti sia sotto il profilo occupazionale che sotto l’aspetto delle infrastrutture mettendo in discussione oltre un secolo di storia dell’aeronautica militare sul territorio. Dopo lo spostamento del 32° stormo e dell’unità SAR, vere e proprie eccellenze, il rischio di vedere ridimensionata la presenza in città dell’Aeronautica militare è molto più che una preoccupazione. Se tale ipotesi fosse confermata verrebbe smentito tutto l’iter di confronto avviato da tempo in sede istituzionale avente come oggetto il piano di Riordino del Distaccamento Aeroportuale di Brindisi. A quanto ci risulta in nessuno di questi incontri è mai stata avanzata ipotesi di smobilitazione, anzi!

L’attuazione contrasterebbe anche con l’impegno assunto dall’Italia con l’Onu di garantire ininterrottamente l’assistenza logistica, la sicurezza e la difesa delle strutture e del personale dell’UNGSC e dell’UNHRD. 

Per quanto sopra, facciamo appello alle rappresentanze parlamentari del territorio ed in particolare all’On. Giovanni Luca Aresta, membro della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, affinchè si faccia piena luce sull’argomento e sgomberare il campo da possibili sorprese attraverso un’interlocuzione immediata con il Governo centrale ed i vertici delle Forze Armate.