BRINDISI.“ La colpa fu del vento”.Continuano le iniziative del Club Brindisi Porta d’Oriente, presentazione del libro di Fabrizio Maltinti
Le conseguenze del colonialismo … lo schiavismo .
“Fare cultura coinvolgendo”, attraverso relazioni, interventi di autorevoli competenze e personalità , da sempre un “ nobile obiettivo”, messo puntualmente in campo dal Club Brindisi Porta d’ Oriente, dalla Presidentessa Aloisia Lamberti, da chi ha quindi creduto in un progetto – percorso che sta sempre più coinvolgendo cittadini, istituzioni, associazioni e movimenti.
L’ ultima iniziativa( come sempre introdotta da Aloisia Lamberti) , venerdì scorso, presso la Sala Università di Palazzo Nervegna. Presentazione del libro di Fabrizio Maltinti “ La colpa fu del vento “ Le conseguenze del colonialismo …. Lo schiavismo, con l’ intervento – relazione del dott. Maltinti , da sempre un attento osservatore , come lui spesso afferma, “ di un passato che è sempre legato al presente” e di ogni dinamica e problematica dei territori e delle comunità .
Scritto nel 2016 , “ La colpa fu del vento” è un saggio che, partendo dalla scoperta delle Americhe da parte di Colombo, analizza il fenomeno del colonialismo di quei secoli ( XV, XVI e XVII) e l’ olocausto di vite umane che la scoperta dell’ America ha, indirettamente, causato .
IL libro esamina in sostanza come il colonialismo dipenda da una “ determinata cultura”, da una determinata percezione della realtà, che nell’ antichità ( ma in parte ancora oggi), si esprimeva, soprattutto, in chiave religiosa . “Una cultura etnocentrica” dove l’ io era sempre superiore all’ altro .
“ Se gli uomini di una civiltà, di una religione, di una nazione si sentono, ad un certo punto, in diritto di dover conquistare e depredare dei territori altrui, massacrarne le popolazioni indigene, deportare esseri umani – afferma Fabrizio Maltinti – significa che esiste una visione deformata dei valori umani e sociali, esiste il senso del dominio da parte del più forte nei confronti del più debole “.
Le cause del colonialismo possono anche essere state sociali, politiche, economiche, ma il libro punta l’ attenzione, anche e soprattutto, sulle “ cause culturali”, in modo da poterle superare ed evitare che fenomeni di “ mascherato razzismo” possano ripetersi ai giorni nostri .
Un libro, “ trasportato” in un presente che rimane preoccupante e difficile, lancia sicuramente un messaggio : quello che “ cattivi sentimenti come arroganza e prevaricazione esistono ancora tra gli esseri umani”, ma, in ogni caso e attraverso qualsiasi strumento, si deve sempre salvaguardare gli interessi dei più deboli, la loro dignità e vita “