La transizione energetica passa dal gas, subito le autorizzazioni!
Da Brindisi ripartono i segretari nazionali di FILCTEM FLAEI UILTEC intervenuti all’Attivo Sindacale dei delegati RSU RLS, su “Transizione Energetica, Progetti e iter autorizzativi” svolto in presenza nel pieno rispetto delle norme di prevenzione COVID, dopo una ampia e partecipata discussione, su aspetti occupazionali e conferma della strategicità del Polo elettrico di Brindisi l’impegno di sollecitare il Ministero della Transizione Energetica per il rilascio delle autorizzazioni per tutti i nuovi impianti.
La chiusura della Cop26 di Glasgow dopo due settimane di intensi negoziati sul clima con la seduta finale, ha visto circa 190 Paesi sottoscrivere per la prima volta un accordo con l’obiettivo di un taglio del 45% delle emissioni dei gas serra rispetto al 2010 da raggiungere entro il 2030 per fermare il riscaldamento globale a 1,5 °C.
In Italia TERNA lancia il Rapporto Adeguatezza Italia 2021, un documento sullo stato dei lavori di adeguamento delle interconnessioni della rete di alta tensione di energia, che sposta al 2028 la dismissione degli impianti a carbone della Sardegna, confermando che la produzione potrà fermarsi solo dopo aver realizzato e reso funzionante il cavo sottomarino di collegamento tra la Campania la Sicilia e la Sardegna e dopo aver garantito una nuova produzione di 500 MW programmabili alternativi al carbone.
TERNA allo stresso tempo decide che la Centrale ENEL di Cerano dal prossimo anno non sarà più gestita per garantire il mercato del servizio elettrico, in regime di essenzialità, ma potrà rientrare nel mercato elettrico di produzione sulla scorta delle esigenze di fabbisogno della rete che in questi mesi, con la ripresa in atto, sta ricominciano a crescere e che le rinnovabili non riescono a soddisfare.
In questo nuovo contesto in Italia per garantire nei tempi stabiliti la transizione energetica prevista dal PNIEC, serve un forte incremento di energia rinnovabile ma allo stesso tempo impianti programmabili a gas per la sostituzione delle centrali a carbone entro il 2025, essenziale sbloccare tutti i progetti presentati.
Per la Centrale di Cerano, ENEL, su sollecitazione del MITE, ha ripresentato nuovi progetti con una potenza ridotta rispetto a quelli precedenti, un solo gruppo a ciclo aperto con la chiusura in ciclo combinato per soli 850 MW a gas, anziché 1850, un impianto di energia fotovoltaica di circa 51 MW e un impianto di accumulo da 228 MW, impianti tutti collocati nel perimetro del sito.
In A2A sono in servizio il tetto fotovoltaico posto sull’edificio, i 2 compensatori asincroni realizzati su richiesta di TERNA per esigenze di rete e in accordo con la Regione Puglia sono in fase avanzata di elaborazione progetti di economia circolare.
Si è deciso quindi di porre in evidenza la situazione di Brindisi al Tavolo degli stati generali dell’energia e intervenire sul MITE per il rilascio delle autorizzazioni a Brindisi, così come già avvenuto per le centrali a carbone ENEL di Fusina e A2A di Monfalcone, condizione necessaria per impedire a ENEL di non partecipare alle aste che TERNA lancerà entro fine anno per la consegna al 2024/2025 dei nuovi impianti previsti per garantire le esigenze della rete elettrica, cicli combinati a gas, fotovoltaico, eolico e accumulo di energia.