BrindisiCultura & SpettacoloItalia

BRINDISI.Tavola rotonda “Come i media raccontano la violenza…le parole sbagliate”

25 Novembre 2021 – ore 8.30 Aula Magna Istituto Comprensivo Casale

Il 25 novembre si celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, indetta dall’Onu nel 1999 per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema degli abusi sulle donne. Questa data fu scelta in ricordo del brutale assassinio del 1960 delle tre sorelle Mirabal considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime del dittatore Trujillo che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.

In occasione di questa giornata l’Istituto Comprensivo Casale di Brindisi ha organizzato una tavola rotonda dal titolo Come i media raccontano la violenza…le parole sbagliateper gli alunni delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di Primo grado “J.F:Kennedy” e per tutta la cittadinanza. A partecipare saranno voci autorevoli del mondo giudiziario, educativo e sociologico impegnate in prima linea: la Dirigente Scolastica Mariavittoria Caprioli, l’Assessora all’Istruzione del Comune di Brindisi Isabella Lettori, Lia Caprera e Anna Chiara Intini dell’Associazione IO Donna, Annamaria Calabrese presidentessa della Commissione Pari Opportunità del Comune di  Brindisi insieme ad un gruppo di consigliere e Carla Torsello del Centro Antiviolenza Crisalide. 

L’evento sarà trasmesso in diretta sulla pagina facebook dell”I.C. “Casale”.

Se è vero che la violenza sulle donne, spiega la Dirigente Scolastica dott.ssa Mariavittoria Caprioli, è espressione degenerata di una cultura maschilista perpetrata nel tempo, la scuola, in quanto prima agenzia educativa insieme alla famiglia e alle istituzioni, ha il compito irrinunciabile di educare le ragazze e i ragazzi ad un nuovo linguaggio sentimentale. La violenza, continua la preside, si combatte con la cultura perchè bisogna insegnare loro che il rispetto è la libertà di fermarsi di fronte alla sacralità dell’essere umano. Ma perché ciò venga interiorizzato è necessaria la collaborazione di tutti, grandi e piccoli, uomini e donne, in quanto siamo tutti pezzi di uno stesso puzzle ed ognuno di noi con un piccolo gesto può contribuire a cambiare i comportamenti sociali e culturali della nostra società.

Quando in Collegio dei docenti abbiamo cominciato a riflettere sul percorso educativo-didattico di Educazione civica, che è diventata una disciplina obbligatoria in ambito nazionale, ci siamo detti che la progettazione d’Istituto doveva tenere in considerazione anche il “Contrasto alla violenza di genere”, perfettamente in linea con l’idea di educazione alla cittadinanza, alla convivenza civile e al rispetto reciproco.

Ci siamo dati, come Collegio, l’impegno di riservare a questo percorso la massima attenzione possibile. Nasce in questo modo, quindi, il progetto di dedicare una buona parte dell’anno scolastico, a partire dalla Giornata del 25 Novembre, a iniziative per rendere le alunne e gli alunni consapevoli. La riflessione, dunque, non si limiterà ad una mattina, ma continuerà nei prossimi mesi, poiché lo studio del contrasto alla violenza di genere deve avere una visibilità e un impatto che siano significativi. La materia sarà, dunque, sviluppata da tutti i docenti dell’istituto, che attingono anche ai contenuti delle proprie discipline per preparare le ore di lezione e valutano l’apprendimento degli studenti nell’arco dell’intero anno scolastico.


Nella stessa giornata la scuola sarà arricchita dalla mostra delle due opere dell’artista portoghese trapiantato da anni a Brindisi Nuno Nascimento. La prima opera “Tacco 120” della collezione  Patchwork realizzata con lamiere di fusti industriali riciclati; la seconda “Amazzone” composizione in legno d’ulivo e lamiera riciclata. Sono due capolavori ispirate al mondo femminile, dedicate alle donne e alla loro forza di cambiare e trasformarsi nel tempo.

 


                                                      La Dirigente Scolastica

                                                        Mariavittoria Caprioli

 

Condividi: