<<La Puglia fa notevoli passi in avanti sulla raccolta dei rifiuti. Ma i sindaci spingano di più sulle buone pratiche ambientali utilizzando i fondi del Ministero alla Transizione Ecologica previsti per il i sistemi e gli impianti di riciclo>>.
Esprime soddisfazione la senatrice pugliese e capogruppo M5S in Commissione Ambiente, Patty L’Abbate, commentando i dati del XIII rapporto di Legambiente Puglia sui Comuni Ricicloni.
<<Il 2020 ha segnato – sottolinea la senatrice – notevoli miglioramenti, con comunità che hanno fortunatamente incrementato e in alcuni casi raddoppiato le percentuali di raccolta di rifiuti differenziati. Certo, restano alcune zone d’ombra in diversi comuni di grandi dimensioni, ma gli obiettivi raggiunti dalle comunità più piccole dimostrano che la strada verso la sostenibilità e verso l’economia circolare è ancora percorribile.>>.
<<Accolgo con piena soddisfazione – sottolinea L’Abbate – due casi-scuola: Monopoli che ottiene la menzione speciale sulla qualità della raccolta dell’acciaio e Noicattaro, amministrazione a guida M5S, che si piazza al tredicesimo posto nella classifica generale con oltre dieci punti percentuali in più rispetto all’anno precedente. Per questo rivolgo un appello a tutti i sindaci pugliesi: fare rete, fare squadra per non perdere l’occasione che ci offriranno i fondi previsti dall’Europa per una ripartenza improntata alla tutela ambientale>>.
<<Non a caso – ricorda la senatrice M5S – il Ministero alla Transizione Ecologica ha emanato i primi decreti del PNRR (Missione 2) sull’economia circolare. Un miliardo e mezzo è rivolto agli Egato (Enti di Governo d’Ambito Territoriale Ottimale), di cui ben il 60 per cento sarà destinato a interventi da realizzarsi prioritariamente nelle regioni del centro e del sud Italia. Risorse per ammodernare gli impianti, meccanizzare la raccolta differenziata, per realizzare nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale, di fanghi di acque reflue, di rifiuti di pelletteria o tessili. Altri 600 milioni di euro sono invece rivolti alle imprese che operano nel settore del riciclo dei RAEE, di carta, cartone, plastica e plastica recuperata in mare>>.