“Essere vaccinati non significa non infettarsi ma avere il sistema immunologico più pronto a difendere il nostro organismo dalla virulenza del virus.

“La sintomatologia in caso di infezione è in dipendenza di un rapporto tra carica e virulenza dell’agente biologico e capacità di difese dell’organismo umano. È legittimo in una popolazione pugliese vaccinata attendersi un dilagare di casi paucisintomatici che abbiamo il dovere di assistere a domicilio assicurando tempestivamente le misure di quarantena e di isolamento e tutelando la salute dei non vaccinati che nel contesto pugliese di vaccinati sono da considerarsi i più vulnerabili e a rischio di ospedalizzazione.

“Fatta questa premessa, faccio appello ad Emiliano, ahimè assessore alle Politiche della Salute di concentrare ogni sforzo sul potenziamento del territorio.  Si attivi per potenziare il contact tracing, le procedure di tamponamento e l’assistenza domiciliare valorizzando il ruolo del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta ed organizzi prontamente le equipe che devono operare nelle comunità scolastiche tanto propagandate ma delle quali non si vede ombra.

“Non possiamo permetterci che la mancata e pronta assistenza a domicilia dia vicariata dal ricorso all’ospedale perché potremmo superare i valori soglia del tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva e dei posti letto di terapia sub-intensiva e ritrovarci in zona Gialla o arancione o addirittura rossa. Emiliano agisca subito, l’epidemia aggredisce il Sud con leggero ritardo rispetto al Nord e quello che sta succedendo al Nord non ci permette sonni tranquilli.”