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NOMINE SANITA’, ZULLO (FDI): EMILIANO HA FINITO LE POLTRONE E S’INVENTA IL ‘DESIGNATO’

“Quando pensi di aver già visto tutto in termini di MOLTIPLICAZIONE DELLE POLTRONE – dalla creazione di nuove agenzie e fondazioni ai consigli di amministrazione a CINQUE – e pensi ora sono finite. Ecco che il presidente Emiliano tira fuori dal suo cilindro il DESIGNATO, cioè colui che viene nominato senza che esista l’ente o l’ospedale. E allora capisci che con questa tirannia al peggio non c’è fine.

“Cos? oggi nello scorrere le nomine dei direttori generali e dei commissari delle Asl e Aziende Ospedaliere, ecco che spunta il nome del commissario dell’istituenda azienda ospedaliera ‘San Cataldo’ di Taranto (stiamo parlando di quello che ancora oggi è un cantiere), la cui consegna del manufatto è prevista per la prossima primavera e per il quale deve essere bandita la gara per gli arredi e le attrezzature diagnostiche, per il quale dovrà essere reclutato il personale. Insomma, prima dell’inaugurazione, a occhio e croce, ci vorranno non meno di due/tre anni. Ma nel frattempo abbiamo il DESIGNATO a ricoprire la poltrona a vertice. E qui Emiliano compie il suo capolavoro politico: nomina Michele Pelillo. E vogliamo scommettere che Pelillo sosterrà Melucci alla riconferma a sindaco?

“Cos? come, sempre oggi, scopriamo che Emiliano non avendo altre ASL a disposizione, essendo 6 come le province, s’inventa di sana pianta la ASL NUMERO ZERO, che accentrerà le funzioni amministrative e di gara di tutte le ASL. Su questo aspetto ci riserviamo di intervenire nel merito, ma è mai possibile che la ASL ancora non esiste e abbiamo anche qui il DESIGNATO? L’ex direttore generale della Asl di Brindisi, Pasqualone.

“Di questo passo siamo certi che a breve in Puglia avremo un sindaco senza Comune. Emiliano nella creazione delle poltrone ha una fantasia smisurata quanto la sua voglia di potere. Speriamo che i pugliesi riflettano su quanto sta accadendo e prendano coscienza che ci si deve liberare da questa dittatura che sta soffocando la gente perbene che non si inginocchia al potere.”

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