BRINDISI.Cobas:no Orario spezzato negli ospedali per le pulizie
Il Sindacato Cobas ha dichiarato lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori assunti a tempo indeterminato dalle ditte di pulizie Colser e Meridionali per svolgere le attività di pulizie negli ospedali;sono le persone che avevano lavorato a tempo determinato come Ausiliari e Oss nel periodo Covid.
Il Sindacato Cobas ha gia’ ricevuto una risposta positiva dalla cooperativa Meridionale Servizi alla nostra richiesta di incontro,cosa che deve avvenire nei prossimi giorni.
La richiesta fondamentale del nostro Sindacato e’ il superamento dell’orario spezzato con cui si e’ avviato il nuovo rapporto di lavoro con le cooperative.
L’intervento positivo della Regione Puglia ha fatto si’ che circa 300 lavoratori impiegati nelle pulizie sono passati ad altre attivita’ ed i precari periodo Covid hanno preso il loro posto, ma l’orario spezzato sta rendendo il tutto un inferno.
Il guaio e’ che l’orario spezzato prevede due semiturni lontani tra di loro, prevedendo di fatto una permanenza sul posto di lavoro dal primo mattino fino alla sera inoltrata; molti si trovano nella impossibilita’ di fare avanti e dietro perché lontani dai propri paesi.Ricordiamo che il settore delle pulizie di Brindisi è tornato di nuovo nelle mani dei privati in seguito a quella che definimmo una strana sentenza del Consiglio di Stato , che in effetti era stato una sorta di “Cavallo di Troia” per cancellare l’esperienza Pugliese di Sanitaservice,cosa comunque allora non riuscita.
Il Cobas chiede alle aziende la stessa organizzazione del lavoro che veniva svolta da Sanitaservice, che negli anni scorsi aveva realizzato l’orario unico.
Il Sindacato Cobas ha anche avviato a livello regionale una lotta contro la gara regionale Consip per le pulizie, avviata nei mesi scorsi anche in altre province.
L’ obiettivo della Regione è quello di fare uscire definitivamente le pulizie da Sanitaservice, cosa che rifiutiamo categoricamente.
Abbiamo un bel po’di cose da fare ma il Cobas non si tira indietro.
Per il Cobas Roberto Aprile