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Brindisi.Bocciata la via giudiziaria su Versalis adesso lavorare per i nuovi investimenti

La FILCTEM CGIL di Brindisi prende atto, con favore, della decisione del TAR di Lecce di dichiarare improcedibile e bocciare il ricorso presentato dal Comune di Brindisi, contro il Ministero della Transizione Ecologica per l’emissione del Decreto di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale di Eni-Versalis Brindisi.

Un decreto che si aggiungeva a quelli già emessi per tutte le altre aziende del comparto industriale di Brindisi, ognuno caratterizzato da specifiche e approfondite valutazioni sui cicli produttivi e sull’efficacia degli investimenti di efficientamento degli impianti, realizzati nel tempo dalle varie società, per migliorare le performance ambientali dei siti produttivi.   

Un AIA, quella di Versalis, con una prescrizione finale concordare entro i 6 mesi successivi dalla pubblicazione, pena la decadenza della stessa, con ARPA Puglia e ISPRA, un progetto per implementare il sistema pubblico di controllo delle emissioni. 

Questa condizione/necessità era stata più volte espressa dalla FILCTEM CGIL, per arrivare ad una rete di monitoraggio in grado di discriminare le varie fonti emissive sull’intero territorio della provincia di Brindisi e bloccare sul nascere ogni possibile problema ambientale, posizione confermata, anche, nei tavoli istituzionali attivati dalla Prefettura di Brindisi, con la partecipazione di Regione Puglia, ministeri competenti, società industriali del petrolchimico e parti sociali dopo l’ordinanza del blocco delle attività del cracking emessa dal Sindaco. 

Così come avevamo sostenuto la necessità di scegliere di evitare inutili contrapposizioni e avviare confronti di merito sui temi dello sviluppo, non solo industriale, di questo territorio. 

Per questo, dopo l’incontro in Prefettura, salutammo con favore l’istituzione di un “tavolo tecnico” con la società Versalis presso il Comune di Brindisi, quello poteva rappresentare la sede naturale dove avviare un confronto, con le parti sociali e rivendicare, nuovi investimenti. Purtroppo, con il passare del tempo abbiamo preso atto che quel tavolo non è mai stato convocato. 

In quella sede si sarebbe potuto rilanciare, in maniera congiunta con le istituzioni, la richiesta che la FILCTEM di Brindisi, insieme alle altre categorie, ha avanzato a Roma nell’incontro nazionale con Eni Versalis in occasione della presentazione della “Strategia per la trasformazione della chimica” di affiancare, nelle vaste aree disponibili del petrolchimico di Brindisi, in un’ottica di integrazione con le filiere produttive attuali nuovi impianti industriali di economia circolare per il riciclo e il riuso di materia, che Eni ha già realizzato in via sperimentale altrove, i siti industriali sono un valore, da utilizzare senza uso di nuovo suolo. 

Questa richiesta oggi assume una particolare rilevanza, dopo la decisione del Governo contenuta nella legge di bilancio, di istituire un Fondo del Ministero della Transizione Ecologica, finalizzato ad incentivare l’apertura dei centri per la preparazione, il riutilizzo e il recupero di materia dai rifiuti e visto che siamo in prossimità dell’elaborazione e della futura presentazione del Piano Industriale ENI 2022/2024, questo può servire a rilanciare a Brindisi nuove attività, confermare e accrescere i livelli occupazionali nel nostro territorio. 

 

Antonio Frattini

(Segretario Generale FILCTEM CGIL Brindisi)

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