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Puglia.BILANCIO PSR 2021, FITTO (ECR-FDI): LA PUGLIA CHIUDE PER IL TERZO ANNO SEMPRE ALL’ULTIMO POSTO FRA LE REGIONI ITALIANE ED EUROPEE.

IL NUOVO ASSESSORE E’ RIUSCITO A RECUPERARE MOLTO, A DIMOSTRAZIONE CHE ERA EMILIANO IL PROBLEMA DELL’AGRICOLTURA PUGLIESE

“La Puglia resta sempre fanalino di coda in Italia e in Europa sui fondi europei in Agricoltura (PSR) e dovrà restituire all’Europa oltre 28 milioni di euro, non spiccioli. Risorse fondamentali per un settore che in Puglia è in grave crisi.

“Ma il ‘Report delle spese sostenute per i Programmi di sviluppo rurale italiani’ dell’Agea, che riporta i dati relativi all’avanzamento della spesa (pubblica e quota FEASR) programmata ed effettivamente sostenuta dalle Regioni e dalle Province autonome al 31 dicembre 2021 e relativo aggiornamento disimpegno automatico FEASR, apre un’altra riflessione. L’assessore all’Agricoltura Pentassuglia è riuscito in due mesi a recuperare oltre 100 milioni di euro di quota FEARS, questo significa che nei due anni precedenti, quando la Puglia, è sempre arrivata a fine anno con un saldo negativo dell’avanzamento della spesa che si aggirava intorno ai 100 milioni di euro (per i quali la Commissione Europea ha dovuto concedere deroghe) avevamo ragione a sostenere che il presidente Emiliano e la struttura assessorile regionale dell’Agricoltura gestivano con incompetenza : l’azione messa in atto in questi  mesi dimostra che avevamo pienamente ragione a smontare gli alibi che venivano forniti (ora i ricorsi al Tar, ora il Covid) a giustificazione: la Puglia perdeva gli aiuti europei per totale incapacità di chi organizzava e gestiva il PSR.

“Ma essere ‘feriti’ e non ‘morti’ non è una bella notizia: la Regione Puglia è l’unica che non raggiunge il target di spesa finale previsto al 31 dicembre scorso, con una differenza in negativo di euro 46.638.465,00 di spesa pubblica, comprensiva di euro 28.216.271,00 di Quota FEASR, soggetta a disimpegno automatico. Lo stesso avanzamento sulla dotazione complessiva del programma pari al 48,11% è notevolmente inferiore sia alla media nazionale al 57,58%, che a quella delle Regioni del Sud al 54,35%. La Regione Calabria, per esempio, ha registrato nel 2021 un vero e proprio exploit con 62,22%. Si lavori non solo al recupero, ma per essere fra le Regioni più virtuose.”

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