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SOS SANITA’, SALVIAMO QUESTA MACCHINA UMANA SENZA SOSTA

Un incubo senza fine. Un tunnel senza via d’uscita. Un virus che non dà tregua.

Seppur tutti, nella quotidianità, siano stati travolti dalla pandemia, sono i professionisti sanitari i maggiori bersagli. 

Ospedali che sembrano tende da campo, presidi sguarniti, professionisti contagiati, organici da far paura, standard assistenziali ridotti al minimo. Medici neanche a trovarli con il lanternino. Infermieri che tiri tiri ma la coperta è corta. Professionisti sanitari spostati come pedine, che d’un giorno all’altro si ritrovano da una specialità chirurgica a dover gestire un paziente in subintensiva. 

Una lista immensa di competenze trasversali e multidisciplinari, eppure di riconoscimenti economici neanche l’ombra. 

“Siete una macchina da guerra inarrestabile.È per voi che vorremmo tradurre le tante promesse in fatti. 

È a voi che vorremmo restituire una sanità degna dei vostri sacrifici”, chiosa Carbone, Segretario Generale della Fials.

La carenza di personale sanitario sta mettendo gli ospedali della Asl di Brindisi a dura prova: medici, infermieri, professionisti sanitari e operatori socio sanitari sono allo stremo.

Responsabilità e senso civico sono la loro parola d’onore , motivo per cui pretendiamo che si proceda con assunzioni necessarie a salvare il servizio sanitario ormai in codice rosso.

Eppure la Direzione strategica brancola nel buio, in attesa di una fune lanciata dalla Regione Puglia. Un gioco di rimpallo di responsabilità, vince chi se le fa tornare prima indietro!

Altresì in attesa di chiamata i vincitori del concorsone di Bari; i vincitori di mobilità con la fioca speranza di ricevere il via libero per ritornare in patria, miraggio di terra promessa.

Ed ancora stabilizzazioni ferme dal 2021 sul tavolo di un Dg non riconoscente, personale assunto in emergenza COVID che ha “sorretto” il sistema e a cui, con la Legge di Bilancio 2022, è stato data la speranza di una via preferenziale a 18 mesi, un merito di battaglia

Organici stremati, eppure cosa stiamo aspettando per popolare quelle corsie? 

Quando daremo cura a chi ogni giorno si prende cura di noi?

Bisogna accelerare il passo, questo virus ci travolge e ci isola, non c è tempo per la cattiva gestione. 

Il PNRR è alle porte, dimostriamoci all’altezza di questo cambiamento. 

Diamo ai cittadini la sanità che si aspettano.

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