Il ciclismo,  “  rischiando, in un certo senso, di essere di parte…..“, è  l’ esaltazione del sacrificio, della passione, della forza  e determinazione  che non devono mollarti mai,   dell’ amore verso la natura, i paesaggi, quei  patrimoni  che, ad esempio e puntualmente, ogni anno, sono valorizzati dal  Giro  d’ Italia.

Il ciclismo, lo sport,  sono  racconti di storie, vicende che naturalmente  si intersecano  anche  con  la vita  al di fuori, di alti  e bassi,  depressioni, sogni che ricominciano  ma purtroppo  a volte svaniscono .  Insomma, e non è banalità,  il ciclismo come   metafora  di vita “, riconosciuta, per questo piace, un sentimento che  quindi accompagna  le grandi vittorie  di un movimento che nel 2021 appena  concluso, su strada e su pista, è stato   “  leggendario“. 

E sono  gli uomini a fare   le storie  , a  raccontare, nello specifico, il  “ proprio ciclismo“ che, spesso,  anche per    fortuna o sfortuna,  non ti  fa   arrivare  “  alla meta  agognata “.

Come  Battista  Elia  , un ragazzo cegliese  ora diventato uomo  , 48 anni, già  Campione  Regionale  Elite  ed Under 23   che, come spesso racconta, grazie al ciclismo   ha  anche superato  momenti veramente difficili 

Ascoltate  bene,  Battista, come tanti ragazzi  che vogliono avvicinarsi al ciclismo  agonistico, ha iniziato con un sogno…  e il sogno  continua …..

Vorrei raccontare la mia storia,  un sogno quasi impossibile,  il sogno di un ragazzo del sud in uno sport che dai noi era forse un lusso perché privo di società ciclistiche e  di sponsor ..

La mia storia inizia quasi quarant’anni fa,  con un gruppo di amici mi avvicinai al ciclismo.  Iniziai  quasi per gioco,  comunque già a sei anni avevo una bici da corsa ..

Ho lavorato tanti anni facendo grossi sacrifici,  la mia adolescenza non era quella dei ragazzi comuni,   era fatta di ore di allenamento ,  rientri serali in casa  già alle otto non conoscevo locali discoteche ecc.. 

Negli anni ho avuto il sostegno di tutta la famiglia,  ma questo era uno sport duro,  costoso. Purtroppo le gare in Puglia,  man mano che avanzavo come categoria,  erano sempre inferiori quindi ero costretto ad andare a correre fuori regione ..non avevo una squadra o meglio solo da esordiente ed allievo .

Le trasferte erano costose si correva in  Abruzzo , Marche, Umbria, Toscana ecc.. 

E    sentite ora la continuazione del racconto di Battista che  evidenzia  come, nonostante  le difficoltà di ogni tipo  anche e soprattutto economiche,  il suo amore  e passione per il ciclismo   sia stato  più  forte  .  Molte volte sono partito con mio Padre il sabato per correre la Domenica,  facendo migliaia di km di trasferta dormendo in macchina perché i soldi erano pochi per un albergo.  Comunque,  affrontando la gara con tutto il cuore.  ero sempre il più combattivo,  molto spesso in fughe che forse non avevano un senso.  Ricordo una corsa  La Firenze –  San Patrignano,  ottanta km di fuga in solitaria senza un ammiraglia,  senza acqua  e  chiesi l’acqua alla staffetta della Rai quel giorno uscì in differita su rai due ..

Ho dato tanto,  ho sacrificato tantissimo, purtroppo la realtà che al  Sud emergere ci vuole davvero tanta fortuna oltre la bravura .. “.

Già,  quel ciclismo  che, in alcuni contesti  professionistici  ma non solo,  diventa   “ sistema“, schiaccia  i sogni  e le ambizioni, ma, alla fine, come nel caso di Battista, è  arricchimento, un amore  a cui  non si po’  rinunciare .   “. Sono  contento di aver fatto ciò che ho fatto , ci sono tante storie che vorrei raccontare,  notti passate in macchina,  gare in cui ho  dato il massimo di me purtroppo senza poterle vincere,  combattendo contro un sistema difficile dove le società ciclistiche che avevano sponsor,  soldi,  allenatori medici sportivi,  su di me anzi su noi ragazzi del sud avevano la meglio ..

Un giorno racconterò altro di quest’ sport unico .

Devo ringraziare anche un  amico che molte volte ci ha aiutato portando la macchina in diverse gare Giovanni Leporale  ,grazie Giovanni.

Questo  è Battista, un ragazzo semplice,  appunto uno del Sud, che  continua  a coltivare, ad avere  il suo sogno….   La bicicletta, la sua vita .