La Fismic Confsal, insieme alla Ugl Metalmeccanici, parteciperà attivamente allo sciopero del settore metalmeccanico, indetto dalle OO.SS Confederali per il giorno 4 febbraio, che si terrà davanti il piazzale della Stazione ferroviaria di Brindisi, a partire dalle ore 17:00, e si concluderà davanti alla scalinata Virgilio di Brindisi.
Lo sciopero è volto a denunciare la desertificazione industriale che da anni sta colpendo il territorio di Brindisi, vedendo la spada di Damocle sulla testa di molti lavoratori minacciati da licenziamenti e ammortizzatori sociali a 0 ore. Solamente nell’ultimo periodo, i licenziamenti sono stati un numero considerevole: 42 alla CMC di Carovigno, 81 alla ex Gse ora DCM, a rischio i 108 della Dar in crisi profonda (gruppo Dema), 20 alla la Processi Speciali di Brindisi; e a questi vanno aggiunti i ridimensionamenti considerevoli della forza lavoro alla Leonardo Elicotteri e alla Petrolchimico di Brindisi e l’incertezza occupazionale per i lavoratori in appalto alla Enel di Cerano, oltre che alla crisi dei lavoratori della provincia di Brindisi dipendenti Leonardo di Grottaglie, in Cigo e con una prospettiva fatta di molte ombre e poca luce.
“La Fismic Confsal, assieme alla UglM, accolgono positivamente la decisione di indire uno sciopero per il settore metalmeccanico – dichiarano Davide Sciurti e Damiano Flores, segretari territoriale Fismic Confsal e Uglm -, fortemente colpito dalla desertificazione industriale a favore dei siti del Nord Italia.”
“La nostra Organizzazione da sempre si batte per i diritti occupazionali dei lavoratori – continua Sciurti – e ha sovente sollecitato iniziative unitarie per tutelare i loro diritti. Nonostante lo sciopero del 4 febbraio sia indetto da altre OO.SS, noi presenzieremo e innalzeremo la voce di protesta a favore di tutti i lavoratori, poiché dinanzi a una grave crisi come quella che sta attraversando il comparto metalmeccanico di Brindisi, serve far fronte comune e compatto, aldilà della bandiera, per scaturire reazioni positive e di ascolto da parte della politica e delle Aziende.”
“La protesta non deve fermarsi a Brindisi. Proponiamo una manifestazione in Regione a Bari per coinvolgere ancor di più le massime Istituzioni Regionali, che tra l’altro hanno preso importanti impegni a non lasciare da soli i lavoratori. la Fismic Confsal e UglM ci sono e lottano per tutti i lavoratori, in particolar modo per quelli del Sud, fortemente penalizzati. Il diritto all’occupazione è imprescindibile ed essenziale. Chiediamo una politica di catalizzazione di interessi per il Mezzogiorno, che si verifica da subito da parte dei grandi gruppi industriali e auspichiamo un’ interesse da parte della politica.” concludono i segretari territoriale Fismic Confsal, Davide Sciurti e UglM Damiano Flores.