“L’esperienza vissuta nel 2020 e nel 2021 avrebbe dovuto insegnare al presidente Emiliano che l’epidemia ha un andamento di discesa dal Nord al Sud ed è prevedibile aspettarsi un’impennata della recrudescenza dell’epidemia anche in Puglia.
L’ex assessore alla Sanità Lopalco ha proposto, inascoltato, una soluzione organizzativa per affrontare questa nuova ondata ma potrebbero essercene altre; di fatto si è arrivati all’ultimo momento in preda alla disperazione per assumere provvedimenti di emergenza senza alcuna pianificazione e senza alcun confronto con gli operatori sanitari delle strutture pubbliche e private, con i gestori delle RSA e altre strutture sanitarie e socio-sanitarie.
“L’inadeguatezza di Emiliano non ha pari nella storia della nostra Regione, ma oserei dire al confronto con le altre Regioni. Si vanta di aver vaccinato di più, senza capire che il COVID non si affronta solo con la vaccinazione per quanto importante essa sia.
“Nessun potenziamento della linea delle tre T, nessun potenziamento dell’assistenza domiciliare, nessuna attenzione alla tenuta del sistema scolastico, improvvisazione nella conversione COVID dei posti letto ospedalieri, nessun accenno al percorso di riabilitazione post-COVID. Insomma nessun piano analizzato, ragionato e condiviso nei mesi di novembre e dicembre quando era lecito aspettarsi la recrudescenza della pandemia in Puglia.
“Ho già detto in Consiglio regionale che aspettarsi qualcosa di buono da Emiliano è come cercare di tirare sangue da una seppia solo che in questo caso la sua inadeguatezza crea danni incalcolabili in termini di salute, abnegazione e sacrifici degli operatori, nonché in termini di didattica e istruzione, vita e imprenditoria dei pugliesi.
“Eppure senza vergogna e senza un minimo di presa di coscienza della sua inutilità, come se non bastasse l’ironia di Draghi sul suo comportamento ondivago, continua ad assumere in se stesso la carica di Presidente della Regione, di assessore alla Salute e di assessore alla Cultura e Turismo. Si sentirà un Mandrake, per?, di tanto in tanto, pensi pure a come si sentono i pugliesi.”