Al Direttore Generale ASL BR

protocollo.asl.brindisi@pec.rupar.puglia.it

e, p.c. Al Presidente della Regione Puglia

presidente.regione@pec.rupar.puglia.it

AGLI ORGANI DI STAMPA

Oggetto : aggressione Medico pronto soccorso Perrino

Altra aggressione nella mattinata odierna ad un Medico in turno al Pronto soccorso Perrino .  Un familiare di una donna deceduta , si è presentato in ospedale, dirigendosi direttamente nell’ambulatorio dove prestava servizio il medico in turno ed ha cominciato a colpirlo con calci e pugni . La violenza sugli operatori sanitari, è oramai diventata , purtroppo, routine giornaliera. La mancanza di medici e di infermieri nella nostra azienda (denunciata più volte dalla scrivente O.S. ultima datata 03/01/2022) sta creando file e attese di molte ore nei pronto soccorso, liste d’attesa lunghe nella piastra ambulatoriale, ecc.     La situazione è difficile e critica, e, nonostante tutto, il personale continua a svolgere il proprio turno di lavoro (come ha continuato a farlo il Medico di stamattina) . Questo ci rende orgogliosi della grande squadra di professionisti che ogni giorno, pur nel silenzio, persegue il proprio dovere con passione e competenza. Il nostro ringraziamento va ovviamente anche al personale delle Forze dell’Ordine per il sostegno che da sempre, e non ultimo stamattina nei locali del Pronto Soccorso per bloccare la vivace protesta dei familiari della donna deceduta.

Appena appreso la notizia ho cercato di contattare telefonicamente il Direttore Generale , ma alla chiamata non ha risposto, e nemmeno sono stato richiamato per cercare di spiegare l’accaduto o, quantomeno, cercare una soluzione . Ah dimenticavo , forse oggi è domenica! La violenza o le drammaticità di una azienda non conoscono orari e festività! Siamo abituati all’atteggiamento del Direttore Generale a non ascoltare e confrontarsi con le OO.SS. (motivo per cui è in atto uno stato di agitazione da parte delle OO.SS. confederali).

Da mesi che assistiamo a una escalation di aggressioni fisiche e verbali nei confronti del personale sanitario: sono stati insultati per essersi sottoposti al vaccino, sono stati aggrediti mentre svolgevano la propria attività di presa in carico territoriale , sono stati oggetto di violenza fisica e verbale mentre stavano prestando soccorso come nel caso del personale medico e paramedico del 118, del Dea e di tanti altri posti di lavoro , reparti, servizi, ambulatori ecc.. 

Purtroppo non è la prima volta e, salvo una breve parentesi nel corso della quale sembrava essersi innescato un meccanismo virtuoso di riconoscimento del ruolo e dei sacrifici, il personale della dirigenza e del comparto è tornato ad essere oggetto di frustrazioni ed aggressioni da parte di chi non vuole o non riesce ad ottenere la cura necessaria. Da anni denunciamo che i tagli alla spesa sanitaria producono danni irreparabili alla salute dei cittadini ed alla sicurezza dei lavoratori. 

Tutto il personale sanitario sta affrontando questa pandemia dopo aver assistito a decenni di tagli sul personale e di errori di politica di programmazione degli accessi alle professioni; gli effetti di queste scellerate politiche sono sotto gli occhi di tutti: stalli nelle assunzioni, difficoltà a garantire il turn-over, mancato rispetto delle norme sui riposi, diminuzione delle risorse a disposizione per la prevenzione e la medicina territoriale. 

Nell’esprimere la nostra vicinanza e solidarietà all’amico, compagno, e grande professionista in turno stamattina al Pronto Soccorso del Perrino che è stato aggredito , e a tutto il personale sanitario che continuamente sopportano episodi di violenza chiediamo l’adozione di provvedimenti esemplari anche alla luce delle recenti evoluzioni legislative ma soprattutto ricordiamo a tutti che chi ha scelto di esercitare la professione sanitaria ha fatto una scelta di campo: stare dalla parte del paziente affrontando enormi sacrifici personali e familiari come la pandemia ci ha insegnato.