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Il Capogruppo in Consiglio regionale “Con Emiliano”, Giuseppe Tupputi, e la legge sulla parità rebributirva

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ichiarazione del Capogruppo in Consiglio regionale “Con Emiliano”, Giuseppe Tupputi, a commento dell’entrata in vigore in Puglia della Legge sulla parità retributiva.

Una ricorrenza speciale quella di oggi. Il Consiglio regionale pugliese celebra la prima ‘Giornata regionale contro la discriminazione tra i generi sui luoghi di lavoro’, che di fatto coincide con l’entrata in vigore della legge regionale sulla Parità retributiva, approvata dalla massima assise lo scorso 6 ottobre.

“Uno strumento fondamentale – dichiara Giuseppe Tupputi, Capogriuppo di ‘CON Emiliano -come ha evidenziato in apertura dei lavori consiliari di ieri, la presidente Loredana Capone, per rispondere ai recenti dati Istat, che mettono in evidenza la scarsissima partecipazione delle donne del Sud al mercato del lavoro nel Mezzogiorno”.

A far riflettere è il dato che conferma come: nonostante la percentuale di laureate superi quella degli uomini (sono il 60%), questi ultimi restino ancora i più valorizzati sul mercato del lavoro, occupando professioni di più alto livello e percependo stipendi più alti del 20%.

“Da qui l’importanza di una giornata di riflessione sulla tematica e l’impegno, condiviso con tutti i colleghi di maggioranza ed opposizione – precisa Tupputi – a partecipare nei prossimi giorni ad un tavolo di lavoro, che veda riuniti i capigruppo insieme alla Presidente Capone, agli assessori Barone, Leo e Delli Noci, per esaminare quali misure il Governo, con il Piano nazionale per la Ripresa e Resilienza, stia mettendo in campo a supporto dei giovani e delle donne pugliesi”.

“Ricordo – sottolinea ancora Tupputi – che attraverso la legge regionale “Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra i generi, il sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile” , la Regione Puglia riconosce, in coerenza con le strategie nazionali in materia di parità di genere, che il diritto alla parità retributiva tra donne e uomini, per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore, è uno dei principi fondamentali sanciti dall’ordinamento europeo e che il superamento della differenziazione retributiva, basata sul genere, rappresenta uno strumento per garantire il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione delle donne all’organizzazione sociale, economica e politica”.

“Per questo motivo – conclude Tupputi – la Regione si impegna a valorizzare la centralità del ruolo delle donne nella società e promuovere la diffusione di una cultura paritaria a tutti i livelli, operando nel rispetto delle identità e nella valorizzazione delle differenze di genere”.


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