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BRINDISI.Oggiano (FDI):INCOMPETENZA E PRESUNZIONE DI UN SINDACO ED UNA MAGGIORANZA MEDIOCRE ED ARROGANTE

“IN 12/24 MESI BRINDISI AVRA’ IL PUG”…LA VISIONE DI UN NUOVO MODELLO DI SVILUPPO DELLA CITTA’ E’ ANCORA UNA CHIMERA…NIENTE PUG, NIENTE PIANO DELLA COSTA…SOLO DESERTO E MISTIFICAZIONE DELLA REALTA’  

Il sindaco Rossi lo aveva annunciato e scritto nelle linee programmatiche approvate nella prima seduta  del Consiglio Comunale del 10 agosto 2018  “..Nostro obiettivo diventa quindi in termini ragionevoli, tra 12-24 mesi,  arrivare ad una definizione del PUG…”! Sono passati quasi quattro anni e con  l’ultima delibera di Giunta del 2020 la n. 470 “Atto di indirizzo per la redazione del Piano Urbanistico Generale e per la costituzione dell’Ufficio di Piano” si azzerava tutto e  si sanciva come si  sancisce l’ennesimo fallimento dell’Amministrazione Rossi che ha di fatto bruciato ad oggi quattro anni senza produrre nulla con l’aggravante di esser tornati indietro e  di iniziare nuovamente le procedure di formazione del PUG come nel più classico dei giochi da tavolo: il gioco dell’oca!  Abbiamo assistito in questi quattro anni a continui annunci, tavole rotonde, incontri con gli studenti, forum aperti alla Città (in verità partecipati da qualche decina di supporter – liberi professionisti, imprenditori e “tuttologi vari” – del sindaco e della sua maggioranza fucsia arcobaleno. Nella conferenza stampa del 12 luglio 2019 del primo anno di vita dell’Amministrazione Rossi gli annunci e le promesse riecheggiavano in maniera altisonante nel salone di rappresentanza del Comune Mario Marino Guadalupi “..il DDP verrà approvato tra agosto e settembre..” dichiarava l’assessore all’urbanistica Borri (forse aveva dimenticato di dire di quale anno) e continuando “..noi abbiamo superato anche questo e abbiamo deciso di lavorare in casa, a costo zero: un nuovo affidamento all’esterno avrebbe avuto un costo che evidentemente non ci saremo potuti permettere (intanto marchette elettorali, elargizioni con risorse pubbliche e sprechi vari sono all’ordine del giorno); il Comune ha poche risorse interne, ma buone, per cui abbiamo lavorato in empatia in un clima di fiducia” e concludeva “ il piano strutturale sarà pronto entro fine anno (anche in questo caso dimenticando di dire di quale anno!). A novembre 2019 durante la seduta del Consiglio Comunale il Sindaco Rossi annunciava “..il DDP pronto da portare alla discussione della Commissione Urbanistica…”. Dopo oltre due anni ancora oggi il DDP è in una estenuante oltre che stucchevole discussione in seno alla Commissione Urbanistica! E potrei continuare sino ai giorni d’oggi con altrettante dichiarazioni e annunci: poi due anni fa  nell’ultima giunta del 2020 il sindaco Rossi ed i suoi assessori (assente casualmente? l’assessore Borri) azzerano tutta la procedura di formazione del PUG prevista dalla legge, adottano il nuovo atto d’indirizzo e affidano l’incarico di supporto scientifico alla redazione del PUG al Politecnico di Bari dove l’assessore prof. Borri è docente di tecnica e pianificazione urbanistica (persona di indubbie qualità professionali ed umane): nessun conflitto d’interessi??? A pensar male si fa male ma a volte ci si azzecca, avrebbe detto qualcuno.    Se non avessimo vista pubblicata tale delibera di Giunta  sull’albo pretorio del comune di Brindisi potremmo dire che siamo “Su scherzi a parte”! Eppure per sua stessa ammissione il sindaco all’interno delle linee programmatiche di mandato asseriva che il DPP approvato ad agosto 2011 durante l’Amministrazione Mennitti era un documento in larga parte condivisibile, affermazione ribadita anche nel nuovo Atto d’indirizzo  per l’adozione del PUG approvato nell’ultima seduta di giunta del 2020! Ed allora per quale arcano motivo si sono persi tutti questi anni, risorse economiche sperperate, inutile ed inefficiente utilizzo di risorse umane, organizzazione di eventi pubblici e seminari con esperti e professionisti pagati con soldi pubblici  per poi ripartire da zero? Ricordo ancora quando l’allora consigliere comunale di opposizione Rossi chiedeva con lo scrivente certezza di tempi per l’adozione del PUG all’allora sindaco Consales nel lontano 2012. La verità è che il sindaco Rossi e la sua variopinta Amministrazione hanno confermato, ove ve ne fosse ancora bisogno, che non sono in grado di amministrare una Città, seppur complessa come Brindisi; sono dilettanti, arroganti, presuntuosi, incompetenti e mediocri che continuano a navigare a vista senza nessun tipo di visione di sviluppo socio, economico e culturale del territorio, tutte cose che devono essere traguardate all’interno del più importante  documento di pianificazione e programmazione ovvero il PUG! Una attenta, oculata e lungimirante Amministrazione avrebbe potuto dare seguito al lavoro svolto e quasi ultimato dal prof. Goggi,  (piano strutturale e quasi tutto quello programmatico – mancando a quest’ultimo solo alcuni indici di dati urbanistici)  andando in scia al lavoro dallo stesso prodotto, tra l’altro in larga parte condiviso da questa Amministrazione cosa confermata recentemente dallo stesso sindaco durante la discussione sulla riqualificazione della costa: provando magari  a transare la controversia civile in atti che molto probabilmente vedrà soccombere il Comune di Brindisi per un risarcimento danni di quasi 300.000 euro visto che la CTU del Tribunale sposa in pieno le tesi dello stesso! L’unica novità è che qualcosa di oscuro si sta addensando sul futuro Città, frutto di una visione vetero ambientalista (a corrente alternata e strabica in alcuni  contesti) oscurantista della società, del territorio compreso il futuro del porto tradotto nel nuovo Atto di indirizzo per la redazione del PUG adottato da Rossi e dalla sua amministrazione: basta leggere tra le righe dello stesso, o nei vari pareri espressi per importanti opere ed infrastrutture portuali  e ci si accorge che si sta ad esempio pianificando la fine del porto (vedi i riferimenti agli accosti per navi da crociera e passeggeri, ai canali trasformati in fiumi, il water front che continuerebbe in area ZES industriale, passeggiate turistiche lungo arterie viarie adiacenti il petrolchimico, ex palazzine dipendenti della Montedison trasformati in attrattori turistici mentre si osteggiano e si definiscono “amenità” gli investimenti dove più naturalmente il turismo dovrebbe fiorire ovvero lungo la costa nord, concessioni demaniali portuali di privati per creare economia e lavoro definite “incompatibili” senza sapere a cosa, ecc.) in sostanza una visione devastante, contradittoria ed ideologizzata di sviluppo del territorio  ovvero un insensato ostruzionismo politico-burocratico di importanti opere infrastrutturali  per lo sviluppo dei traffici marittimi.

La Città attende quest’ultimo anno di supplizio di fine legislatura  come una liberazione: l’incompetenza condita da mediocrità ed arroganza del sindaco Rossi e della sua maggioranza targata PD-BBC hanno preso il posto, sull’altare di uno pseudo “buonismo e onestismo” mascherato e simulato, della  genialità, della prontezza di riflessi, dell’inventiva  (perdendo il collegamento con i reali bisogni dei brindisini) necessari per  amministrare una Città complessa come Brindisi!   Stendhal diceva che “l’onestà è la virtù dei mediocri”. Forse  esagerava a sminuire l’importanza dell’onestà che resta un valore positivo ed indiscutibile. Ma non sbagliava di molto, se  si considera il “festival della mediocrità” che stiamo vivendo a Brindisi da quattro anni a questa parte, dove l’”onestismo”, insieme alla non violenza, al buonismo ed all’ ambientalismo fanatico è uno dei principali ingredienti della torta alla glassa della sinistra “politicamente corretta ma eticamente corrotta”. Anteporre l’onestà alla competenza è una delle più sicure stimmate dell’antipolitica corrente. Un segno di grande modestia intellettuale. In politica, convinciamocene, serve autorevolezza ed un pizzico di cinismo (ho detto un pizzico, non una badilata!). Questo, ripeto ancora, non vuol dire che dobbiamo tollerare, giustificare e consentire le esagerazioni del passato ai danni del bene pubblico, ma che dobbiamo imparare a temere l’inettitudine, l’ignoranza e la incompetenza come mali assai peggiori. E dunque, vogliamo punire i disonesti? Benissimo, aprire le celle, ma solo dopo aver convocato il plotone di esecuzione per gli incompetenti. Pertanto quanti anni Brindisi dovrà ancora attendere prima di avere il nuovo PUG che possa traguardare la tanto agognata ripresa socio, economica e culturale che solo questo fondamentale documento di pianificazione e programmazione può innescare?

 

Dott. Massimiliano Oggiano

Capogruppo Fratelli d’Italia

Vicepresidente del Consiglio Comunale di Brindisi

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