LECCE.MAXI-GARA PER LE MENSE OSPEDALIERE, SCONTRO SULLA CLAUSOLA SOCIALE
Sulla maxi-gara per l’affidamento della gestione delle mense ospedaliere non c’è accordo fra InnovaPuglia, l’agenzia regionale che ha stilato il bando regionale (in scadenza il prossimo 18 febbraio), e i sindacati che ne chiedono a gran voce la “sospensione immediata”. Per questo motivo domani, giovedì 17 febbraio, dalle ore 10 alle 13, i sindacati di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil hanno organizzato un sit-in a Bari, davanti al Palazzo della Presidenza della Regione Puglia.
“Protesteremo a Bari per chiedere ancora una volta l’immediata sospensione del bando di gara e la riapertura di un tavolo di confronto – spiegano i segretari generali di Filcams e Uiltucs di Lecce, Mirko Moscaggiuri e Antonella Perrone – al fine di correggere le storture che questo bando contiene per gli aspetti relativi alla tutela dei livelli occupazionali e del reddito dei lavoratori interessati. Nella parte relativa alla clausola sociale, infatti, si lascia un’ampia discrezionalità al gestore rispetto all’assorbimento del personale ed alla tipologia del rapporto di lavoro. Alla Regione chiediamo anche di valutare la possibilità di internalizzare il servizio”.
Già nelle scorse settimane Filcams e Uiltucs Lecce avevano denunciato le carenze rilevate all’interno del bando regionale e chiesto un incontro al Dipartimento della Salute. Tuttavia, a poche ore dalla scadenza del bando (venerdì 18 febbraio, apertura delle buste con le offerte alle 12), il confronto auspicato non c’è stato.
“Dopo aver partecipato a un’audizione della Terza Commissione regionale, – fanno sapere Moscaggiuri e Perrone – ieri abbiamo avuto un incontro con il Comitato Sepac e i rappresentanti di InnovaPuglia. Questi ultimi ci hanno soltanto spiegato, per l’ennesima volta, quali sono le linee guida adottate per la preparazione del bando di gara. Dal Dipartimento della Salute non abbiamo avuto nessuna risposta alla nostra richiesta di incontro. Anche per questo, a livello provinciale, – annunciano – stiamo attivando la procedura di raffreddamento per chiedere l’intervento della Prefettura finalizzato a bloccare un bando che fa scempio del lavoro e dei diritti. Per le organizzazioni sindacali le scelte politiche fatte dalla Regione Puglia sono irricevibili”.