Nel Parlamento europeo, l’Italia ha saputo fare un grande lavoro di squadra per porre rimedio a una esemplificazione che condannava, in maniera poco comprensibile, una cultura millenaria.

Con l’approvazione degli emendamenti che fanno una corretta distinzione tra consumo moderato e uso nocivo di vino, riportiamo sui binari del buon senso il documento sul Cancer Plan. Soprattutto respingiamo un attacco al mondo del vino che rischiava di mettere in discussione il valore e la cultura dei singoli territori del Belpaese. La ritengo un’aggressione offensiva e ipocrita, frutto di una lettura tesa a mistificare il singolo alimento e non uno stile di vita non sano. Un modo di ragionare che non condividiamo. Manterremo ferma la nostra posizione anche sul Nutriscore. È incredibile, peraltro, come si possa pensare di vietare la promozione di una eccellenza alimentare come il vino quando altre attività antropiche che compiono danni oggettivi alla salute e all’ambiente possano invece sponsorizzare eventi e fare pubblicità”. Lo dichiara il deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura alla luce dei voti odierni al Parlamento europeo sulla relazione sul Piano di azione anti-cancro.