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BRINDISI NEL MEDIOEVO: SECONDA LEZIONE DI STORIA AL VERDI

Brindisi nel Medioevo è il tema della lezione in programma domani venerdì 25 febbraio con Luciana Petracca, docente di Storia Medievale dell’Università del Salento.

Diretta streaming sulla pagina Facebook della Fondazione Nuovo Teatro Verdi (https://www.facebook.com/nuovoteatroverdidalle 9.30 alle 12.30. Mille anni tra dominazioni e distruzioni, lo status di civica demaniale e la fioritura per cultura e commerci: con l’arrivo dei Longobardi, che la dominarono dal VII al X secolo, la città perse di autorevolezza, tanto che venne distrutta nell’868 dall’imperatore Ludovico II. Fu dominata dai Bizantini e poi dai Normanni: a Brindisi furono celebrate le nozze tra Ruggero l d’Altavilla e Irene, figlia dell’imperatore di Costantinopoli, che segnarono un periodo di tregua con il potere di Bisanzio. Federico II di Svevia la scelse per le sue seconde nozze e qui fece costruire il castello e un imponente perimetro difensivo. Fra l’XI e il XII secolo anche il porto guadagnò rinnovata importanza: furono i Crociati a sceglierlo come luogo di transito per la Terra Santa. Gli Angioini fecero molto per risollevarla dalla peste del 1348, che causò un lungo periodo di crisi demografica ed economica: provvidero a un massiccio ripopolamento e costruirono un nuovo sistema difensivo contro l’incombente minaccia turca.

La lezione ha il suo focus sulla figura di Federico II di Svevia, lo “Stupor Mundi” e il suo rapporto con Brindisi, terra “filia solis” inondata di luce e bellezza. Al centro di tutto lui, Federico, freccia lanciata verso il futuro, padrone di castelli e distese sorvolate dai suoi falchi, che nel 1225 sposò nel duomo brindisino Isabella di Brienne per conquistare la corona di Gerusalemme. Al centro anche della performance teatrale della Compagnia del Sole, che dedicherà allo Svevo, alla modernità di un uomo che anticipò la storia pensando all’Europa prima dell’Europa, un brano tratto dallo spettacolo “Secondo Federico”.

Monarca assoluto ma convinto dell’importanza di un governo sovranazionale, oltre i localismi. Mecenate, amante del bello e fautore della cultura come strumento di libertà. Federico era uno dei sovrani e degli uomini più influenti nella storia europea. Attorno alla sua figura sono nati anche diversi miti popolari: la stessa nascita, avvenuta sulla piazza pubblica di Jesi il 26 dicembre 1194 per volere della madre Costanza D’Altavilla, è avvolta da un alone quasi leggendario. Ma cosa c’è oltre la vita di un imperatore? Oltre la cronaca, oltre la biografia, oltre i momenti della parabola dello “Stupor Mundi”, c’è il suo pensiero. La politica secondo Federico, la religione secondo Federico, la filosofia e la morale secondo Federico. La performance della Compagnia del Sole ricostruisce il pensiero di una figura con una visione del mondo che lo rende ancora oggi attuale, in grado di dialogare con il nostro tempo.

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