Le forze politiche ed i movimenti civici che hanno dato vita alla coalizione “Brindisi al centro” esprimono la piena solidarietà ai lavoratori ex GSE che si sono visti recapitare nei giorni scorsi la lettera di licenziamento.
Si tratta del triste epilogo di una vicenda con contorni assai poco chiari e che testimonia la crisi anche del comparto aeronautico e, più in generale, di quello metalmeccanico.
L’intero sistema industriale brindisino rischia di essere minato dalle sue fondamenta.
Dopo il ridimensionamento del polo chimico e la progressiva dismissione di quello energetico anche un comparto di eccellenza quale quello aeronautico rischia un progressivo depauperamento, con produzioni spostate in altri siti produttivi in Italia ed all’estero.
E’ giunto il momento che le Istituzioni locali, in primis il Comune di Brindisi, diano vita ad un Patto per Brindisi anche nel settore industriale avviando una interlocuzione seria con la Regione Puglia ed il Governo nazionale per rilanciare il nostro comparto industriale.
Un Patto che dovrebbe fondarsi sull’avvio anche nel nostro petrolchimico di iniziative nel settore della chimica verde, sulla garanzia che il polo aeronautico brindisino avrà un ruolo importante nella produzione dei droni prevista dalla Leonardo spa, sull’impegno di ENEL a valorizzare l’area SIN di Cerano con interventi nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili ed in particolare con impianti agrovoltaici capaci di coniugare la produzione di energia con lo sviluppo dell’agricoltura.
Non sono sufficienti a dare adeguate risposte al bisogno di lavoro dei brindisini, infatti, le programmate opere di riqualificazione urbana che dovrebbero essere finanziate con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed il Contratto Istituzionale di Sviluppo.
Tanto più che si tratta di opere slegate da una visione complessiva di cui doveva essere portatore il Documento Programmatico Preliminare al Piano Urbanistico Generale.
Ciò che manca è una visione unitaria e condivisa della città, capace di tenere insieme industria, tutela dell’ambiente e sviluppo del turismo, agricoltura e produzione di energia da fonti rinnovabili, interventi pubblici e azione di riqualificazione del patrimonio abitativo privato, oggi resa quasi impossibile dalla intervenuta decadenza di tutti i piani particolareggiati di recupero.
Non è certamente con gli interventi a pioggia che si può dar vita ad una nuova idea di città.
La stessa decisione di aver concentrato tutte le risorse del CIS sulla riqualificazione della costa, se non accompagnata da scelte forti in campo urbanistico che consentano anche ai privati di investire nel turismo, non potrà fungere da incubatore per il rilancio di un settore che può generare sviluppo ed occupazione solo se poggia le sue fondamenta su strutture ricettive di adeguate proporzioni.
Non si tratta di inseguire “amenità”, come dichiarato dal Sindaco Rossi, ma di replicare modelli che hanno fatto la fortuna di altre realtà anche limitrofe a Brindisi.
E non intendiamo riferirci alle esperienze di Gallipoli o Porto Cesareo ma a quelle delle vicine di Fasano ed Ostuni.
In quest’ottica il recupero e la valorizzazione di strutture già esistenti come il Collegio Tommaseo, l’isola di Sant’Andrea ed il villaggio di Acque chiare, pur condivisibili, devono essere accompagnate da ulteriori interventi di privati con una programmazione urbanistica adeguata di cui nella bozza di Documento Programmatico Preliminare al PUG, predisposto da questa Amministrazione, non vi è traccia.
Le forze politiche ed i movimenti civici della coalizione “Brindisi al centro” proseguiranno il confronto programmatico al loro interno e con quanti non si riconoscono nella azione politica ed amministrativa del Sindaco Rossi per definire una idea di città che vada incontro ai bisogni ed alle aspettative dei brindisini.
Si dichiarano, pertanto, aperte al dialogo con quanti vogliono condividere questo percorso di rinascita senza alcun veto o steccato ideologico ma nel solo interesse della città e dei suoi abitanti.
Prendono atto con soddisfazione della partecipazione all’incontro e del contributo offerto al dibattito dal Segretario Cittadino di AZIONE Dottor Fabio FRAGNELLI e si augurano che altri partiti e movimenti, quanto prima, si possano aggiungere.
Azione
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