Affacciata sul meraviglioso mare salentino, Brindisi si srotola con i suoi vicoli e case bianche su una costa dalla bizzarra forma: Brunda, antico nome di epoca messapica significa infatti “testa di cervo”, ideale immagine che spicca guardando dall’alto i due fiordi su cui sorge.
Questo territorio così unico e affascinante, dal clima favorevole per il soffio della brezza marina, fu scelto dai romani come principale “porta” verso Oriente, eleggendo la città al rango di “municipium optimum iure” con cui le si garantiva la piena cittadinanza. Da qui Giulio Cesare e Ottaviano salparono per l’Egitto. E’ qui che Ottaviano, divenuto Augusto, stanziò una delle sue tre flotte da guerra, Cicerone scrisse le sue lettere brindisine e Virgilio vide i suoi ultimi giorni. Lo storico programma di Rai 1, in onda la domenica dalle 9.40 alle 10.30, patrocinato dal Mic, ideato e condotto da
Livio Leonardi, partirà dalle colonne romane, inizio della via Appia verso Roma e sua estensione ideale attraverso il mare, e condurrà il suo pubblico in un immaginifico viaggio attraverso le epoche splendenti di Brindisi. Livio Leonardi – insignito proprio per questi motivi di importanti riconoscimenti quali la Medaglia d’Oro della Società Dante Alighieri per la diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo – catturerà gli spettatori narrando di come Brindisi restò la “Porta d’Oriente” anche dopo la caduta dell’Impero Romano, diventando agli occhi dei Normanni, porto sicuro per la conquista di Bisanzio, e nei secoli successivi ultima tappa del viaggio prima della Terrasanta per pellegrini e cavalieri cristiani, che qui giungevano da tutto il mondo.
Il racconto guiderà poi gli spettatori in un misterioso percorso templare, alla scoperta di una Brindisi segreta, nascosta tra i simboli di un antico tempio, e farà rivivere storie di combattenti ed eroi tra le mura delle sue due fortezze.
Non è tutto: sempre con Livio Leonardi – vincitore del Premio Internazionale “VISIONI” della Fondazione (Agnelli) Civita di Bagnoregio – dalla Porta d’Oriente si arriverà fino allo “sperone d’Italia”, alla scoperta di un parco nazionale che è quasi una regione nella regione, esteso su più di 120mila ettari tra antiche foreste e arcipelaghi bagnati da acque cristalline.
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